Il bilancio del terremoto che ha colpito il centro d’Italia si fa di ora in ora più drammatico. Sono 290 le vittime accertate dal Dipartimento della Protezione Civile e c’è già chi sostieneche il conto finale possa essere anche peggiore rispetto a quello dell’Aquila dove furono 309 i morti. Il numero dei feriti ospedalizzati è salito a 365. La terra intanto continua a tremare senza sosta. Nuovi crolli nel pomeriggio di ieri dopo la scossa, magnitudo 4,3, che ha provocato ad Amatrice alcuni crolli in edifici già danneggiati. Avvertite anche nelle Marche, nel Lazio e in Abruzzo. Dall’inizio dello sciame e fino alle 7 di stamane, ne sono state registrate circa 470 scosse. La scossa più forte questa mattina, alle 6:28, quando la magnitudo è stata di 4.8. Alle 18.05 ne è stata registrata un’altra, di magnitudo 3.8, con epicentro a Norcia.
Intanto l’ingresso ad Amatrice si sta facendo sempre più complesso con la chiusura del Ponte a tre occhi, principale via d’accesso al Comune, è stata decisa anche la chiusura della Sp20, la strada provinciale che porta ad Amatrice. Nel pomeriggio gli esperti hanno reso noto che il suolo ad Accumoli, epicentro del sisma più violento, si è abbassato di 20 centimetri.
I PRIMI INTERVENTI DI STATO
Il governo ha dichiarato lo stato di emergenza stanziando i primi 50 milioni e decidendo lo stop alle tasse delle popolazioni colpite. Il premier, Matteo Renzi, ha annunciato anche il progetto ‘Casa Italia’ per cercare “tutti insieme, al di là delle visioni politiche”, di mettere in piedi un sistema di prevenzione infrastrutturale che eviti per il futuro la triste conta dei morti che colpisce l’Italia dopo ogni terremoto. Nessuna new town, secondo il modello molto discusso dell’Aquila, ma interventi “il più veloce possibile” e decisi insieme ai sindaci, assicura il premier, per rimettere in piedi paesi, come Amatrice, simbolo dell’Italia oltre che del reatino.
INCHIESTA GIUDIZIARIA
La procura di Rieti ha aperto un’inchiesta per disastro colposo. I fari sono puntati sugli edifici ristrutturati di recente e che hanno collassato comunque al suolo quali la scuola di Amatrice e il campanile crollato ad Accumoli.