“Interventi di miglioramento sismico sulle strutture, ultimazione degli studi e degli approfondimenti di microzonazione sismica in tutto il territorio nazionale, aggiornamento e adeguamento dei piani di protezione civile e degli strumenti urbanistici sono le priorità assolute, in parte già avviate, ma che necessitano di un’accelerazione da legare indissolubilmente a uno snellimento delle procedure e alla erogazione di fondi ai numerosi comuni che ad oggi non dispongono di risorse sufficienti per procedere in autonomia”.
Per i geologi è necessario un adeguamento di tutti gli strumenti di pianificazione nelle aree ad elevato rischio sismico
È quanta ha detto Daniele Mercuri del Consiglio Nazionale dei Geologi parlando di prevenzione sismica dopo la forte scossa di terremoto registrata questa mattina al largo della costa della provincia di Pesaro Urbino.
Secondo i geologi eventi con il terremoto registrato oggi nelle Marche evidenziando come “la mappatura di tutti i rischi sia un processo in continua evoluzione, che presuppone al tempo stesso un adeguamento di tutti gli strumenti di pianificazione che coinvolgono sia i grossi centri urbani che la miriade di piccoli centri disseminati lungo la catena e quindi in aree ad elevato rischio sismico, senza trascurare la possibilità che in concomitanza di eventi sismici si possono manifestare altre criticità come le frane sismo indotte, liquefazione di sabbie etc”.
Per il segretario del Consiglio nazionale dei geologi, Domenico Angelone “è necessario oggi più che mai predisporre un piano di comunicazione nei confronti della popolazione affinché ogni cittadino conosca nei minimi dettagli i contenuti dei piani di emergenza, gli atteggiamenti da osservare in caso di evento avverso e le misure di autoprotezione da osservare, ma si rende altresì indispensabile una riforma dei piani dei studio già dalle scuole primarie, affinché la “prevenzione civile” possa diventare a pieno titolo materia di insegnamento di concerto con le indicazioni fornite dagli Enti periferici e gli Ordini professionali”.
“I sismi ovviamente non sono prevedibili. È stato un terremoto di magnitudo importante, in una realtà dove ci si possono attendere anche terremoti fino a 6.5. Per fortuna l’epicentro sarebbe a largo della Costa” ha detto, invece, Enrico Gennari, geologo di Pesaro, già Presidente dell’Ordine dei geologi delle Marche e attuale Consigliere Nazionale della Società Italiana di Geologia Ambientale. “Per questo motivo – ha aggiunto l’esperto – è fondamentale porsi con costanza il tema della prevenzione e della sicurezza dell’edificato. Il territorio sembrerebbe avere retto, anche se sono in corso i controlli”.
“I terremoti non sono prevedibili ma sappiamo quale possa essere la potenza massima di un evento sismico nelle varie regioni”
“Questa mattina, intorno alle 7 e 07, abbiamo avvertito il terremoto a Cagli. Una scossa importante, percepita bene e di lunga durata. Per fortuna l’epicentro è stato a largo, circa a 30 Km dalla costa – ha affermato Endro Martini, geologo, Società Italiana Geologia Ambientale- e questo ha evitato sicuramente danni importanti. L’Italia, terzo paese più sismico al Mondo, deve intervenire sulla prevenzione. Noi geologi battiamo sempre il tasto sul tema della prevenzione. I terremoti non sono prevedibili ma sappiamo quale possa essere la potenza massima di un evento sismico nelle varie regioni”.