Terremoto in Turchia, nelle ultime ore è stato ritrovato senza vita il calciatore ghanese Christian Atsu, dato per disperso dopo il sisma. Così continua a crescere sempre di più il numero delle vittime di una tragedia enorme.
Terremoto in Turchia, il calciatore Atsu trovato senza vita sotto le macerie
Christian Atsu, che giocava da settembre nella squadra turca dell’Hatayspor, è stato trovato senza vita sotto le macerie. Era dato per dispero ma questa mattina è arrivata la tragica notizia della sua morte. La moglie del classe 92′, Claire Rupio, aveva chiesto a gran voce che delle attrezzature migliori che potessero aiutare il lavoro di ricerca e salvataggio delle vittime. Del 31enne ghanese si sapeva soltanto che si trovava ad Antiochia. I media turchi citano l’agente del calciatore Murat Uzun Mehmet, è stato lui a confermare la morte del calciatore in una nota all’agenzia di stampa locale Demiroren: “Il corpo senza vita di Atsu è stato trovato sotto le macerie. Al momento stanno estraendo anche i suoi effetti personali. È stato trovato anche il suo telefono”. Il suo corpo sarebbe stato ritrovato qualche ora fa sotto le macerie, dopo che per giorni ormai non si avevano più sue notizie.
Christian Atsu’s agent has confirmed ‘Atsu has been found dead’ pic.twitter.com/jMBzzhiKQq
— Hrach Khachatryan (@hrachoff) February 18, 2023
In salvo tre uomini dopo 11 giorni
Ha superato i 45 mila morti il bilancio delle vittime del terremoto del 6 febbraio in Turchia e in Siria, secondo un ultimo bilancio pubblicato sul sito della Reuters. Tre persone, intanto, sono state trovate vive oggi sotto le macerie di un edificio crollato a Hatay, nel sud della Turchia, tredici giorni dopo il terremoto. Due uomini di 26 e 34 anni sono stati estratti vivi dopo 261 ore sotto le macerie di un ospedale privato nella città turca di Hatay. Un altro uomo di 45 anni è stato estratto vivo dopo essere rimasto sepolto per 278 ore sotto le macerie di un edificio crollato.
Intanto, sia la Siria sia la Turchia hanno sospeso le operazioni di soccorso in alcune zone dei due paesi. Non basta il terremoto, perché secondo quanto riferito dall’Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria, ci sono stati scontri con artiglieria tra forze governative siriane e forze ribelli nel nord-ovest del paese.