“Manca soltanto un italiano che non siamo riusciti a contattare. Si tratta di Angelo Zen, della provincia di Vicenza, siamo in contatto costante con la famiglia”. È quanto ha detto al Tg3 il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a proposito del terremoto in Turchia e Siria.
La Farnesina ha confermato l’identità dell’unico cittadino italiano al momento disperso in Turchia in seguito al sisma
Angelo Zen, 50 anni, è un consulente originario di Saronno, in provincia di Varese, e residente a Martellago, in provincia di Venezia. Secondo quanto riferiscono i siti dei quotidiani locali, Zen è un tecnico specializzato in macchinari per l’oreficeria e l’ultimo contatto con la famiglia risale a domenica scorsa. In queste settimane stava lavorando in Turchia, i familiari non hanno saputo riferire con precisione la località esatta in cui fosse alloggiato.
L’imprenditore veneto Angelo Zen, secondo quanto ha riferito la famiglia, si trovava a a Kahramanmaras, una città di oltre un milione di abitanti nel sud della Turchia colpita dal terremoto. “E’ difficile trovare una persona in una città così grande dove sono caduti tanti palazzi. Anche le unità di soccorso faticano a raggiungere i posti”, ha aggiunto Tajani, dicendo che “c’è ancora molta confusione”.
Crosetto: “L’Italia continua e continuerà ad aiutare le popolazioni duramente colpite dal terribile terremoto in Turchia e in Siria”
“L’Italia continua e continuerà ad aiutare le popolazioni duramente colpite dal terribile terremoto in Turchia e in Siria. La Difesa, in coordinamento con la Protezione Civile, sta fornendo il suo contributo con mezzi e personale. Siamo e saremo vicini in modo concreto alle nazioni e ai popoli coinvolti dal tremendo sisma” ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto.
Nello specifico, è partito oggi, alle 15, dall’aeroporto di Pisa, il secondo volo C130 dell’Aeronautica Militare con a bordo medicinali e materiale sanitario diretto alla base aerea di Incirlik in Turchia. La Difesa ieri aveva già provveduto a inviare un velivolo P180 con un’aliquota avanzata di personale specializzato della Protezione Civile. Nella notte, invece, con il primo C130 sono giunti aiuti e mezzi, tra cui anche personale sanitario e un team Usar dei Vigili del fuoco. È stata resa disponibile per l’impiego immediato anche un’unità navale della Marina Militare.