Si fa sempre più grave il bilancio del terremoto che ieri ha colpito Iran e Iraq. Il sisma di magnitudo 7.2 ha ucciso almeno 339 persone, mentre i feriti superano quota 2.500. La maggior parte delle vittime in Iran, oltre 300 sono nella Repubblica islamica.
Secondo l’istituto geologico americano, la scossa è stata registrata a una profondità di 25 chilometri, a una trentina di chilometri a sud-ovest della città di Halabja, in una zona montuosa della provincia irachena di Suleimaniyeh. Quando la terra ha tremato con violenza erano le 20.18 in Italia e il terremoto è stato avvertito anche in Turchia in maniera molto chiara.
Le zone che registrano più danni in Iran sono Qasr-e Shirin, alla frontiera con l’Iraq, nella provincia di Kermanshah, e Azgaleh, circa 40km a nord-ovest. La guida suprema iraniana Seyyed Ali Khamenei ha immediatamente mobilitato le forze di sicurezza.