Il Consiglio dei ministri dichiarerà domani lo stato di emergenza per il terremoto di Catania. E sempre domani, ha annunciato oggi pomeriggio il premier Giuseppe Conte, “si riunirà anche la commissione Grandi rischi della Protezione civile”. “Siamo costantemente vicini anche a tutte le persone che stanno subendo disagi – ha aggiunto il presidente del Consiglio -, innanzitutto vicini ai feriti. Per fortuna, a quanto mi viene riferito, non ci sono feriti molto gravi. Seguiamo costantemente l’evoluzione della situazione”.
“Mi piacerebbe che in questa situazione – ha dichiarato, invece, il ministro dell’Interno Matteo Salvini a margine della sua visita a Catania – fossero pienamente responsabili i sindaci con pieni poteri. Ci sono troppi passaggi, processi e dubbi. Per questo servono pieni poteri ai sindaci, poi se qualcuno sbaglia pagherà pesantemente. Ho sentito il ministro Bussetti e mi ha riferito che ha messo a disposizione 20 milioni per la riapertura dell’anno scolastico, nel caso ci fossero problemi nel territorio colpito dal terremoto. Nel momento drammatico che stanno attraversando tanti cittadini – ha concluso Salvini – gli esperti che stanno seguendo l’Etna dicono con la situazione è sotto controllo e quindi mi auguro che i cittadini possano trascorre giornate più serene”.
Parla già di ricostruzione, invece, il vicepremier Luigi Di Maio, anche lui oggi a Catania. “L’obiettivo – ha detto il ministro e leader del M5S – è fare in modo che la ricostruzione e la messa a norma degli edifici avvenga il prima possibile. E se ci sarà bisogno di un decreto legge per velocizzare procedure e semplificare norme il governo non avrà alcun problema a fare un decreto. E’ chiaro ed evidente che c’è sempre un rischio – ha aggiunto – da una parte quello di ingessare troppo le procedure e non riuscire a fare niente, dall’altra di allargare troppo le maglie e magari c’è qualche furbo che si intrufola. L’obiettivo del governo è riportare alla normalità queste comunità il prima possibile”. Di Maio ha poi sottolineato che nella manovra ci sono 850 milioni “come primo intervento per il dissesto idrogeologico”. E altrettanti “fondi per l’adeguamento antisismico degli edifici pubblici, che è un altro elemento molto importante”.