Il sospiro di sollievo è arrivato quando i Vigili del fuoco sono riusciti a estrarre, intorno alle 13, l’ultimo dei tre bambini rimasti intrappolati sotto le macerie di un’abitazione crollata a Casamicciola in seguito alla scossa di terremoto di ieri sera alle 20.57. Una scossa non fortissima, 4.0 la magnitudo, ma che ha fatto danni soprattutto nel comune nella parte orientale dell’isola di Ischia. Il bilancio definitivo parla di due vittime e 16 feriti ricoverati. Oltre a una fuga di turisti già dalle ore successive alla scossa e proseguita per l’intera giornata odierna. Per quanto riguarda gli sfollati la Protezione civile ha fatto sapere che al momento c’è un’esigenza di 200 posti letto negli alberghi.
Una fine tragica – Le vittime sono due donne. Lina Balestrieri è stata colpita da pietre e calcinacci della chiesa di Casamicciola dove si stava recando per un incontro di preghiera. Aveva 59 anni e sei figli. La seconda vittima del terremoto ischitano è Marilena Romanini, 65enne originaria del bresciano, una vita a lavorare nelle Marche da infermiera per poi trasferirsi, cinque anni fa, sull’Isola. Al momento della scossa era a casa di amici. Gli edifici crollati a Casamicciola sono almeno sette. Sulle eventuali responsabilità indagherà la Procura se lo riterrà opportuno dopo i relativi approfondimenti che il caso impone. Il neocapo della Protezione Civile, Angelo Borrelli, però, ha già parlato di case costruite con materiale scadente, almeno quelle venute giù con la scossa. Materiali che secondo Borrelli “non corrispondono alla normativa vigente, perciò alcuni palazzi sono crollati o rimasti danneggiati”. La scossa, come detto non è stata fortissima (inizialmente era stata segnalata una magnitudo di 3.6 innalzata dopo qualche ora a 4, ndr), ma molto superficiale essendo stata registrata a soli cinque chilometri di profondità. Un elemento questo che potrebbe essere stato determinante. Una scossa avvertita in tutta l’area flegrea a cui, fortunatamente, non ne sono seguite altre almeno per il momento.
Angeli del terremoto – Ringraziamenti unanimi all’intervento dei Vigili del fuoco che è stato ancora una volta determinante nel salvare vite umane. Sette ore dopo il crollo è stato salvato Pasquale, bimbo di soli sette mesi, nella mattinata di ieri i pompieri hanno tirato fuori dalle macerie prima Mattias di sette anni che era intrappolato sotto il letto con il fratello Ciro di 11 anni che è stato liberato per ultimo. I bimbi stanno abbastanza bene. “#Ischia Italia si unisce nel dolore per le vittime e nella solidarietà”, ha scritto su Twitter il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, “Siamo tutti a fianco delle forze impegnate nei soccorsi”. Il premier, in seguito al salvataggio dei bambini sotto le macerie, si è congratulato con la macchina dei soccorsi che, ancora una volta, ha dato il meglio in una situazione di grandissima difficoltà.