C’è una relazione causale, o anche di concausa, tra la presenza di siti di rifiuti incontrollati sul territorio dei comuni delle province di Napoli e Caserta ricompresi nella cosiddetta Terra dei fuochi, e l’insorgenza di alcune patologie, come il tumore alla mammella, l’asma, le varie forme di leucemie, le malformazioni congenite.
A confermarlo è il rapporto conclusivo dei lavori dell’accordo che la Procura di Napoli Nord – l’ufficio giudiziario ha sede ad Aversa (Caserta) – stipulò nel giugno 2016 con l’Istituto Superiore di Sanità. Un’indagine che ha interessato 38 comuni e 2.767 siti di smaltimento di rifiuti.
“L’indagine ha evidenziato delle criticità relative all’impatto dei rifiuti sulla salute. Questo – ha detto il presidente dell’Iss Silvio Brusaferro – conferma la necessità di sviluppare un sistema di sorveglianza epidemiologica integrata con dati ambientali nell’intera area della Regione Campania e in particolare nelle province di Napoli e Caserta, in modo da individuare appropriati interventi di sanita’ pubblica, a partire da azioni di bonifica ambientale”.