Gli incendi continuano a devastare il Sud. Siamo in Molise, precisamente a Termoli. Ad andare a fuoco è stato lo stabilimento Fiat: poco dopo le 14,00 le fiamme hanno cominciato a correre – racconta il giornale locale Primonumero – verso il nucleo industriale dalla ferrovia, chiusa per ragioni di sicurezza. Le fiamme spinte dal vento di garbino e fomentate dalle temperature elevatissime della giornata di oggi, lunedì 24 luglio, sono arrivate al capannone utilizzato dalla ditta Albsan, per lo stoccaggio dell’olio, e hanno aggredito anche il magazzino della fabbrica metalmeccanica, dove lavorano oltre 3000 persone.
Residenti e turisti che in questo periodo popolano la località marittima hanno visto alzarsi in cielo un fumo acre, nero che ha ridotto al minimo la visibilità e si è depositato sull’intera area del Consorzio industriale, rendendo impossibile il transito. Intanto, quando la situazione è diventata rischiosa per la incolumità degli stessi dipendenti, i capi reparto cooordinati dai superiori hanno fatto scattare i piani di sicurezza. Mentre il fuoco continuava a correre, nell’attesa dei mezzi aerei che stanno tardando, i macchinari sono stati staccati e la catena di montaggio si è fermata. I dipendenti sono stati divisi in gruppo e, come prevede il protocollo in caso di incidente o rischio rilevante, smistati nei punti di raduno mentre il fuoco continuava a correre, nell’attesa dei mezzi aerei che stanno tardando, i macchinari sono stati staccati e la catena di montaggio si è fermata.
A questo punto, racconta ancora Primonumero, i dipendenti sono stati divisi in gruppi e, come prevede il protocollo in caso di incidente o rischio rilevante, smistati nei punti di raduno e fatti uscire un po’ alla volta al di fuori dello stabilimento.
Video da Primonumero:
Ma pericolo è stato avvertito anche nelle zone circostanti, con aree (come il quartiere Difesa Grande) che sono state allertate per il rischio che l’incendio possa arrivare anche lì. Tutto intorno, infatti, si sono sviluppati altri roghi più o meno piccoli che stanno compromettendo la visibilità e il traffico, specialmente quello di ritorno verso Campobasso. Intanto nel Consorzio industriale infiamma, oltre al fuoco, anche la polemica. Quella per il ritardo dei soccorsi aerei. È stato necessario aspettare un’ora e mezza dopo il primo rogo quando è arrivato il primo canadair. Ora si aspettano rinforzi in arrivo da Chieti e Ortona.