Lo spettro di una guerra con Pechino continua a incombere su Taiwan: il Governo di Taipei ha denunciato l’invasione della zona di difesa aerea dell’isola da parte di diciotto bombardieri nucleari cinesi. Si tratta di un dato record, mai registrato dall’inizio delle tensioni tra i due Paesi.
Diciotto bombardieri nucleari cinesi invadono la zona di difesa aerea di Taiwan
Pechino ha fatto irruzione nella zona di difesa aerea di Taiwan (ADIZ) con diciotto bombardieri nucleari. Lo ha reso noto il Governo di Taipei che ha denunciato l’incursione record con la quale la tensione tra i due Paesi è schizzata alle stelle.
Nel corso delle ultime 24 ore, sono stati in totale ventuno gli aerei che sono entrati nella zona di identificazione della difesa aerea taiwanese, inclusi appunto i diciotto bombardieri H-6 con capacità nucleare. È quanto riferito nella mattinata di martedì 13 dicembre dal ministero della Difesa dell’isola. L’H-6 è famoso per essere il bombardiere di punta della Cina: opera a lungo raggio ed è stato sviluppato per il trasporto di testate nucleari.
Sinora, il Paese guidato da Xi Jinping ha inviato in media cinque bombardieri H-6 al giorno ma le incursioni da parte dei cinesi stanno aumentando a ritmo costante nelle ultime settimane. Nel mese di novembre, i bombardieri di Pechino che hanno sorvolato l’ADIZ di Taiwan sono stati 21 ma il numeroso è salito a 23 nelle prime due settimane di dicembre.
Tensione alle stelle tra Pechino e Taipei: è rischio escalation
Per il Governo di Taipei, la Cina è pronta a trovare una altro “pretesto per esercitarsi a un futuro attacco” all’isola. In occasione di un’intervista rilasciata al The Guardian, il ministro degli Esteri taiwanese, Joseph Wu, ha affermato che la minaccia militare cinese sta “diventando più seria che mai” e ha segnalato che le incursioni aeree nella ADIZ sono aumentate di cinque volte rispetto ai dati del 2020. A questo proposito, inoltre, è bene ricordare che sinora le manovre militari cinesi più importanti ordinate da Pechino si sono svolte ad agosto 2022, dopo la visita della presidente della Camera degli Stati Uniti Nancy Pelosi a Taiwan.
L’escalation che si sta verificando nelle ultime settimane è stata commentata da Wu a The Guardian con le seguenti parole: “Siamo abbastanza sicuri che i cinesi potrebbero voler usare un altro pretesto per esercitarsi nei loro futuri attacchi contro Taiwan. Si tratta quindi di una minaccia miliare contro Taiwan”.
Inoltre, il ministro degli Esteri di Taipei ha espresso la convinzione che i canali di comunicazione tra i due Paesi potrebbero ulteriormente assottigliarsi dopo la riconferma del presidente cinese Xi Jinping per il suo terzo mandato e le epurazioni politiche che ha ordinato contro alcuni membri rivali del Partito comunista che si sono verificate a novembre.