La notizia è di quelle che creeranno non poco caos nel mondo del tennis italiano. Secondo quanto rivelato dal Corriere, infatti, Sara Errani è risultata “non negativa” a un controllo antidoping risalente ai primi mesi dell’anno. E ora è arrivata la squalifica: due mesi di stop. Il minimo previsto, segno che la Federazione crede alla buona fede dell’atleta italiana. Nelle urine della campionessa del tennis italiano, vincitrice di tre Federation Cup con la Nazionale, sarebbero state trovate tracce di arimidex, nome commerciale anastrozolo, uno stimolante. Probabile ora che sarà la stessa Errani in settimana a spiegare cosa è successo, con una conferenza stampa ad hoc.
L’anastrozolo viene infatti utilizzato per trattare il carcinoma mammario in post-menopausa e rientra nella famiglia degli steroidi anabolizzanti, quindi nelle sostanze dopanti.
Sara Errani è stata a lungo la miglior tennista italiana, raggiungendo la posizione numero 5 nella classifica mondiale nel 2013 e la finale del Roland Garros un anno prima. Oltre ai nove tornei conquistati in singolare nel circuito internazionale, vanta anche 25 titoli vinti in doppio con Roberta Vinci, tra cui tutte e quattro i torni del Grande Slam, i più importanti a livello tennistico. Nelle ultime due stagioni il declino, fino a toccare oggi la posizione numero 98 nel ranking mondiale.