I giovani sono fuggiti dalla tv. Ma si sta facendo veramente poco per recuperarli. Oltre a una programmazione che continua a strizzare l’occhiolino più agli over che agli under, gran parte delle colpe ce l’ha pure l’Auditel, che pretende – come requisito per ricevere le fatidiche macchinette rilevatrici di ascolti – diverse ore davanti alla tv. Quindi nelle percentuali di share che vengono diffuse l’influenza delle casalinghe e dei pensionati assume vaste proporzioni. Chissà questa conclusione quanto possa far piacere agli inserzionisti pubblicitari. Qualche esempio? Basta mandare in tv un concerto di Al Bano e Romina o del Volo (i giovani più amati dai nonni) per fare grandi ascolti. Se sulla stessa rete e alla medesima ora vanno in onda Jovanotti o Vasco Rossi invece gli ascolti sono tiepidi. Eppure Al Bano, Romina e il Volo vendono dischi con il contagocce mentre gli altri due spopolano. Qualcosa dunque non torna. Anche Edoardo Bennato su Raitre giovedì sera non è andato bene (3%), eppure il suo concerto all’Expo era buono. Tra l’altro si è rivisto con piacere Red Ronnie su un canale Rai. Purtroppo l’evento non è stato pubblicizzato a dovere dalla rete, forse perché i soldi ce li ha messi Farinetti e non Viale Mazzini. Un buon banco di prova sarà il concerto di Morandi e Baglioni che andrà su Raiuno. Ma Morandi è over, quindi gli ascolti dovrebbero essere garantiti.
IL RITORNO DEI NEGRAMARO
Sulle radio il discorso è totalmente diverso. La musica spopola e i giovani la ascoltano. In questi giorni sono tornati in auge – e quindi in testa alla classifica dei brani più passati – i Negramaro con Attenta. La band dopo vari conflitti interni ha ripreso a navigare la rotta del successo. Per lungo tempo il gruppo salentino di Giuliano Sangiorgi era stato messo in soffitta per non fare ombra all’altra band che andava lanciata in orbita, i Modà di Kekko Silvestre, tanto cari a Rtl, il network colossal della radiofonia italiana. Ora le radio hanno ripreso a spingere i Negramaro e, guarda caso, la band ha risalito la corrente. Morale della favola: la musica può riportare i giovani davanti alla tv. Non bastano Sanremo e i talent musicali, ci vuole più coraggio. L’esempio di YouTube va seguito. Aridateci Mister Fantasy, Discoring e Piccolo Slam.