L’oggetto della contesa è un emendamento, firmato dal senatore Roberto Cociancich e inserito nel decreto Milleproroghe, che favorisce Uber e il noleggio con conducente. Per questo i tassisti hanno avviato una forte protesta in molte città italiane, mentre le associazioni dei consumatori invitano il Governo a non cedere. La norma rinvia a fine 2017 il termine entro cui il ministero delle Infrastrutture dovrà far entrare in vigore il provvedimento che impedisce “l’esercizio abusivo dei taxi e quelle di noleggio con conducente”. Sostanzialmente viene sospesa la legge “anti-Uber”.
A Roma, comunque, il clima è molto teso: il traffico è stato dai taxi bloccato a Corso Rinascimento. “Il margine di ripensamento è risibile. Questo potrebbe aprire panorami prossimi di lotta, che verranno stabiliti durante l’assemblea di categoria prevista per il 22 a Roma, prima del passaggio definitivo in Parlamento”, ha dichiarato Federico Rolando, portavoce nazionale di Federtaxi. “I tassisti aspettano da settembre 2015 il promesso tavolo sulla legge delega concordato con il governo”, ha aggiunto.
Una posizione opposta a quella di Massimo Dona, presidente dell’Unione nazionale consumatori (Unc): “Nessuno norma danneggia i tassisti. Vanno semplicemente regolamentati i Servizi tecnologici per la mobilità che consentono di intercettare una nuova domanda di servizi”. Secondo il numero uno dell’Unc “i giovani utilizzano poco i taxi e preferiscono le piattaforme di sharing. Si tratta, quindi, di ampliare l’offerta, per intercettare una nuova domanda, che altrimenti resterebbe inevasa”.