Si sono presentati al tavolo convocato dall’assessore regionale alle Infrastrutture e opere pubbliche Claudia Terzi per abbandonarlo immediatamente, spiegando i motivi per cui la riunione sarebbe finita prima ancora di cominciare: “convocazione estremamente tardiva”, avvenuta a giochi fatti. Per i dodici sindaci dei comuni della Brianza interessati dalla variante del tracciato dell’autostrada Pedemontana (Agrate Brianza, Bellusco, Bernareggio, Burago di Molgora, Caponago, Carnate, Cavenago di Brianza, Ornago, Sulbiate, Vimercate e Cambiago) ha parlato il sindaco di Vimercate Francesco Cereda.
Dodici sindaci lasciano il vertice convocato in Regione. E accusano l’assessora Terzi: “I giochi sono fatti”
“Come Comuni abbiamo dapprima richiesto e poi sollecitato questo incontro innumerevoli volte, e in particolare con tre lettere protocollate, la prima a novembre 2021 la seconda a aprile 2022 e la terza a novembre 2022, senza mai ricevere alcun tipo di risposta”, le parole di Cereda, e “già di per sé questo lo riteniamo un comportamento alquanto sgradevole da parte di chi rappresenta un’istituzione e che quindi sarebbe tenuto a un principio di leale collaborazione con i rappresentanti delle altri istituzioni”. Il primo cittadino di Vimercate ha quindi ricordato all’assessora Terzi che i sindaci chiedevano da tempo “questo incontro, adesso veniamo convocati a meno di una settimana dalla Conferenza dei Servizi, quando ormai il tempo è quasi esaurito”.
L’incontro di mercoledì avveniva due giorni dopo che la giunta lombarda aveva licenziato la delibera che approvava il progetto definitivo della tratta D breve dell’autostrada Pedemontana lombarda. “A dimostrazione”, secondo Cereda, “che quello che stiamo facendo qui oggi è solo una bella recita utile solo per poter dire che l’incontro è avvenuto e che quindi questo assessorato e Regione Lombardia hanno adempiuto al loro dovere di ascolto al territorio, un mero pro forma che andava espletato. Per noi questa riunione può anche finire qui”.
“Quello dei sindaci è un messaggio chiaro alla Giunta Regionale. Da oggi nessun Assessore e nessun esponente della maggioranza potrà più permettersi di mascherare il fallimentare progetto dell’autostrada più costosa d’Italia dietro lo slogan ‘lo chiedono i territori’ o, se lo faranno, staranno raccontando una bugia”, commenta la consigliera 5 Stelle Paola Pizzighini. “Pedemontana”, aggiunge, è un buco nero di risorse pubbliche, dal quale gli investitori privati sono scappati e che i territori non vogliono. L’unica domanda alla quale la Giunta e la sua maggioranza dovrebbero sentirsi in dovere di rispondere è il motivo per cui continuino ad accanirsi su questo colossale fallimento”.
Finora di tutto il tracciato previsto della Pedemontana sono stati realizzati 23 chilometri costati ai contribuenti 5 miliardi di euro
Finora di tutto il tracciato previsto della Pedemontana sono stati realizzati 23 chilometri costati ai contribuenti 5 miliardi di euro (il contributo statale ammontava a 2 miliardi). L’eclatante atto di protesta dei sindaci ha smontato la favoletta raccontata da Luigi Roth, presidente Pedemontana Lombarda, che a margine di un convegno, lunedì 2 ottobre, aveva detto che “la Pedemontana rappresenta una ricchezza per la Brianza”. Per l’ex Consigliere regionale, ora rappresentante del gruppo di Monza e Brianza est, Marco Fumagalli (M5S), invece, “Pedemontana è l’emblema dell’arroganza della destra lombarda. Solo chi non conosce la materia può credere che la variante progettuale proposta dalla Regione stia in piedi da un punto di vista giuridico. È evidente che la tratta D breve è un’opera completamente diversa da quella progettata in origine e pertanto occorre fare un nuovo bando per aggiudicare una nuova opera, non proporre una variante fasulla. Adesso ci aspettiamo che i sindaci, che ancora hanno a cuore il proprio territorio e la legalità, impugnino gli atti e facciano cessare questo enorme spreco di denaro pubblico”.