Dalla Redazione
Carlo Tavecchio si è subito messo al lavoro. Il primo obbiettivo per il nuovo presidente della Figc è il ct della nazionale. Una partita complicata, visto anche lo scarso appeal che in questo periodo caratterizza la panchina azzurra, rimasta orfana di Cesare Prandelli dopo la clamorosa uscite dal mondiale brasiliano. In cima alla lista dei desideri di Tavecchio c’è Antonio Conte. L’ex mister juventino ha le caratteristiche giuste per un progetto a lungo termine come quello della nazionale italiana.
Ma il sogno potrebbe rimanere solo un desiderio. Conte, infatti, è ancora giovane e, dopo un anno sabbatico, potrebbe approdare su qualche prestigiosa panchina europea, come quella del Psg. Lecito che abbia qualche dubbio, anche alla luce dell’ingaggio (non elevatissimo) che solitamente spetta ai ct. Un altro difficile da raggiungere (specie per questioni economiche) è Roberto Mancini.
Anche lui avrebbe il profilo giusto (è un grande motivatore) ma è abituato a percepire stipendi astronomici. E, soprattutto, non è molto amato da Claudio Lotito, che di Tavecchio è stato il grande promotore. Gli outsider sono Luciano Spalletti e Alberto Zaccheroni, con quest’ultimo che non accende particolarmente la fantasia dei tifosi. Ma c’è anche un’ipotesi suggestiva. Quella (secondo Repubblica) che vedrebbe Francesco Guidolin alla guida di tutte le nazionali italiane con Fabio Cannavaro pronto a sedersi sulla panchina della prima squadra. Un allenatore dell’esperienza di Guidolin potrebbe fare, in questo modo, da chioccia a Cannavaro fino a quando l’ex capitano azzurro non fosse pronto a prendere in mano le redini del gruppo.