“Per quanto riguarda la Tav, siamo in dirittura d’arrivo, nel percorso finale, quello politico. Oggi c’è stata la prima riunione politica, abbiamo iniziato l’analisi costi-benefici. Domani sera alle 8,30, ci sarà una riunione con i tecnici a oltranza. Credo una scelta entro venerdì”. E’ quanto ha detto il premier Giuseppe Conte al termine del vertice di governo dedicato al progetto Tav. “Siccome prenderemo la scelta migliore per i cittadini – ha aggiunto il presidente del Consiglio -, ovviamente il governo non rischia. Mi batterò perché non sia trascurato alcun aspetto per una decisione corretta”.
“Rispetto le posizioni della Lega e del M5s – ha detto ancora Conte – ma sarò garante che queste posizioni pregiudiziali non pesino sul tavolo. Partiremo dall’analisi costi-benefici. Posso garantire che prenderemo una decisione per tutelare l’interesse nazionale”.
“Al tavolo che abbiamo aperto oggi – ha spiegato il premier – non pesano posizioni precostituite, pesano le argomentazioni tecniche. Domani i tecnici risponderanno alle nostre domande, vogliamo sviscerare il progetto in tutte le sue implicazioni. Avevamo garantito agli italiani che avremmo seguito un metodo trasparente, ponendo alla base non preconcetti ma l’analisi costi-benefici. E’ quello che stiamo facendo. Oltre al percorso di razionalità tecnica c’è un percorso di razionalità politica, siamo all’ultima fase del percorso decisionale”.
Sui bandi Telt Conte ha spiegato che “non può essere presa una decisione oggi o domani, contiamo di decidere prima di lunedì”. A chi gli chiedeva della possibilità di ottenere maggiori fondi dall’Ue per realizzare l’opera il premier ha risposto: “Non possiamo chiederlo ora perché significherebbe essere per il Sì alla Tav ed eventualmente chiedere di scontare il prezzo, quindi parliamo già di una fase successiva alla scelta”.
Mentre saranno discusse giovedì 21 marzo al Senato le mozioni di sfiducia nei confronti del ministro delle infrastrutture e dei trasporti Danilo Toninelli, riguardanti sempre il Tav e presentate da Pd e Forza Italia. Fratelli d’Italia ha annunciato che non presenterà una mozione autonoma ma votare sì alle dimissioni del ministro.