La battaglia non è finita. Anzi, verrà riproposta a gennaio. La proposta di legge che punta a istituire una tassa sugli extraprofitti delle banche viene rinviata a dopo la manovra. La maggioranza prende tempo, ma i 5 Stelle non si arrendono. A presentare la proposta è stato il capogruppo pentastellato alla Camera, Francesco Silvestri, che promette di riportare in Aula il testo a gennaio.
Tassa sugli extraprofitti delle banche, se ne riparla a gennaio
Ieri si è tenuta a Montecitorio la discussione generale, senza però una presa di posizione netta del governo. Forza Italia resta contraria, mentre gli altri partiti di maggioranza – pur non aprendo in alcun modo – per il momento sembrano più tiepidi. Quantomeno per non prendersi la responsabilità di affossare una misura che lo scorso anno in qualche modo hanno sostenuto. Non a caso proprio Silvestri sottolinea che “il tema degli extraprofitti ha messo in difficoltà il governo Meloni fin dall’inizio”.
D’altronde nel 2023 una tassa sugli extraprofitti delle banche era stata introdotta, prima del passo indietro del governo. “Faccio presente – ricorda Silvestri – che la nostra proposta è stata sostenuta da migliaia di famiglie che volevano vedersi restituiti almeno una parte dei guadagni che le banche hanno fatto sulla loro pelle a causa di rate dei mutui sempre più alte. Ma niente”. Tuttavia il capogruppo pentastellato non si arrende: “Se pretendete che questa legge si fermi qui vi sbagliate. Noi continueremo a chiedere che si calendarizzi. E a gennaio, volente o nolente, la porteremo in Aula. Vi rincorreremo ovunque. Se vorrete bocciarla dovrete farlo davanti al Paese”. La battaglia è solo rinviata.