Tari 2022: ci sono importanti novità e scadenza da considerare nel pagamento della tassa sui rifiuti già a partire dal 2022 ma potrebbero esserci modifiche ed agevolazioni anche in vista del prossimo anno.
Tari 2022, importo in calo in molte città italiane
Con il decreto Milleproroghe, i Comuni possono approvare i PEF, le tariffe e i regolamenti della TARI e della tariffa corrispettiva entro il termine del 30 aprile di ciascun anno. Inoltre, è stato disposto lo slittamento al 31 maggio 2022 del termine per la deliberazione del bilancio di previsione riferito al triennio 2022-2024.
I Comuni avranno dunque più tempo per approvare le tariffe della Tari: così conferma il viceministro all’Economia Laura Castelli interpellata dall’Ansa a Montecitorio. Con il Decreto Aiuti, assicura il viceministro, arriverà la risposta alla richieste dei sindaci: “Da quest’anno, i Comuni potranno approvare i piani finanziari del servizio di gestione rifiuti, tariffe e regolamenti Tari oltre il 30 aprile“, nel caso in cui il termine per chiudere i bilanci preventivi “venga posticipato”. Si introduce “un automatismo, allineando le scadenze e superando la necessita di intervenire con una norma ad hoc ogni volta”, evitando così di dovere riapprovare i bilanci”.
Le novità e le scadenze
Dunque, le novità sono da leggere nelle nuove scadenza del pagamento della Tari. La prima rata anziché il 30 aprile, il termine diventa il 30 settembre. Inoltre, in vista del 2023 ci sono diversi aspetti che potrebbero essere ritoccati, ma uno è già ufficiale e riguarda la possibile rateizzazione di questa tassa per chi riceve il bonus sociale, è in condizioni economiche disagiate o abbia subito un aumento di almeno il 30% rispetto ai due anni precedenti.
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