Tangenti, Ischia come l’Expo. Cantone chiede gli atti ai pm. Verifiche a tappeto dell’Anticorruzione sui singoli appalti

Sulla tangentopoli isolana piompa anche Raffaele Cantone. E spunta lo spettro del commissariamento di alcuni appalti, esattamente come è accaduto nei mesi scorsi per Expo. Il magistrato, fortemente voluto da Matteo Renzi al vertice dell’Anac (Autorità nazionale anticorruzione), ieri ha ufficialmente chiesto gli atti alla procura di Napoli che sta indagando sulle presunte tangenti che sarebbero state pagate dalla coop rossa Cpl Concordia al sindaco di Ischia, Giosi Ferrandino (Pd), in cambio di appalti per portare metano ai comuni dell’isola.

L’OPERAZIONE
L’iniziativa è stata annunciata dallo stesso Cantone, mentre era impegnato in un convegno organizzato sulla “Vigilanza degli appalti pubblici di Expo Milano 2015”. Gli atti, ha poi spiegato il magistrato, sono stati chiesti “per capire e verificare quali possano essere gli appalti che possono essere commissariati”. Purtroppo, ha continuato il presidente dell’Anac, “non è la prima volta che le cooperative sono coinvolte negli scandali, perché sono diventate dei veri e propri operatori economici come gli altri: questo un po’ dispiace ma è nelle cose”. Il fatto è che le cooperative, ha concluso sul punto Cantone, “sono imprenditori come gli altri, vivono uno status sui generis che riguarda soprattutto gli aspetti fiscali e tributari, ma nel settore degli appalti sono operatori economici come gli altri”. Nel frattempo i pm partenopei che stanno conducendo l’inchiesta, tra cui Henry John Woodcock, potrebbero ascoltare Massimo D’Alema, il cui nome è spuntato dalle carte in quanto presidente della fondazione Italianeuropei che avrebbe ricevuto finanziamenti dalla Cpl Concordia.

GLI SVILUPPI
L’ex premier, in sostanza, sarebbe interrogato in qualità di persona informata sui fatti nell’ambito dell’inchiesta. La sua testimonianza, a quanto si è appreso, dovrebbe chiarire uno dei punti cruciali dell’indagine, ovvero i rapporti che la cooperativa rossa ha intessuto con gli ambienti della politica e della pubblica amministrazione. Secondo i pm la storica coop rossa Cpl Concordia (1.800 dipendenti in tutto il mondo, 461 milioni di fatturato) avrebbe pagato mazzette al sindaco Pd di Ischia per ottenere l’appalto delle opere di metanizzazione dell’isola. Undici indagati, nove dei quali arrestati, con sullo sfondo un “sistema corruttivo” molto più ampio e diversi filoni d’indagine ancora “da approfondire”. Nelle intercettazioni, come detto, anche il nome di D’Alema, che non è indagato e ieri ha rivendicato la’“assoluta trasparenza” del suo operato.