Per Campo Dall’Orto ricevere la fiducia del premier è stata un’iniezione di fiducia. Ha detto chiaro e tondo ai dirigenti Rai che si ritiene libero di ingaggiare manager dall’esterno. Tuttavia, può accadere che con buoni risultati arrivi la conferma. È il caso di RaiCinema. Squadra che vince gli azionisti non la toccano. Restano in campo il presidente Nicola Claudio, l’ad Paolo Del Brocco e i consiglieri Vincenzo Mollica, Cinzia Squadrone e Giuseppe Pasciucco. Ora però il dg deve prepararsi alla più attesa delle riforme, quella sull’informazione. Prima c’è da risolvere il problema della squadra da dare a Verdelli (dopo l’intoppo Merlo), poi le nomine dei tiggì e i talk da tenere. E qui potrebbero esserci delle sorprese. Il barometro attuale segna stabilità per Orfeo (Tg1) e Masi (Tg2). Bassa pressione per Berlinguer (Tg3). Per lei c’è pronta la conduzione di Linea Notte (in orario anticipato). Nel vortice della perturbazione c’è finito Bruno Vespa, che se non riuscirà a compiere il ribaltone perderà una serata di Porta a Porta (da settembre) e non avrà nessun altro rinnovo del contratto. In acque agitate c’è Nicola Porro. Il suo Virus potrebbe finire ibernato. Al contrario di Ballarò che con un nuovo conduttore (Vianello?) proseguirà il suo percorso. Certo se uno pensa ai costi resta sbalordito: per Virus si spendono 45mila euro a puntata, circa un terzo di Ballarò. Porro potrebbe andare a Mediaset.
Caos Twister
Tensioni nella Twister Communications Group, società di relazioni pubbliche. Cda revocato e dimissioni della responsabile corporate e finance Claudia Caracausi che passa a Image Building, il competitor. La prima assemblea dei nuovi soci ha portato alla revoca dei due storici amministratori Fabio Raineri (presidente) e Mauro Ricci perché da mesi ci sono forti contrasti a causa della cessione alla Fluendo.