“Sosteniamo l’indipendenza di Taiwan”: gli Stati Uniti provocano e la Cina li ammonisce

Taiwan, gli Stati Uniti provocano ribadendo il sostegno all'indipendenza dell'isola e scatenano le proteste della Cina

“Sosteniamo l’indipendenza  di Taiwan”: gli Stati Uniti provocano e la Cina li ammonisce

I giorni passano, ma la tensione nel Pacifico – con epicentro a Taiwan – non accenna a diminuire, con lo scontro tra gli Stati Uniti di Donald Trump e la Cina di Xi Jinping che si fa sempre più acceso. “Esortiamo gli Stati Uniti a smettere di incoraggiare e sostenere l’indipendenza di Taiwan e a evitare di danneggiare ulteriormente le relazioni tra Cina e Stati Uniti, nonché la pace e la stabilità dello Stretto di Taiwan”, ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri di Pechino, Guo Jiakun, in risposta alla pubblicazione di un documento ufficiale di Washington a sostegno dell’indipendenza dell’isola.

“Sosteniamo l’indipendenza di Taiwan”: gli Stati Uniti provocano e la Cina li ammonisce

Alle parole è seguita la prova di forza di Pechino che, come riferito dal ministero della Difesa taiwanese, ha nuovamente accerchiato Taipei con 41 aerei militari e 9 navi da guerra cinesi. Secondo una nota di Taipei, 28 dei 41 jet dell’Esercito Popolare di Liberazione cinese hanno attraversato la linea mediana dello Stretto di Taiwan, entrando nella zona di identificazione di difesa aerea (ADIZ) nelle regioni nord, centro e sud-ovest dell’isola. L’operazione ha dato il via a “una delle più grandi incursioni effettuate in un solo giorno finora nel 2025”.

Taiwan ha risposto all’azione ostile schierando “i sistemi missilistici di difesa aerea terrestri per monitorare le attività militari ostili di Pechino”.