Taglio delle accise sui carburanti: il Governo sta pensando i prorogare ancora una volta l’intervento sulle accise per tenere basso i prezzi della benzina, diesel e gpl. Intanto, si registra un aumento minimo.
Taglio delle accise sui carburanti: il governo valuta l’estensione
Il governo è al lavoro a un nuovo decreto da 6 miliardi di euro per aiutare famiglie e imprese in difficoltà e per spingere sulla produzione di energie rinnovabili. La misura sarà sul tavolo del prossimo Consiglio dei Ministri che potrebbe tenersi giovedì 28 o venerdì 29 aprile. Tra le proposte in queste ore del Governo c’è anche un ulteriore proroga del taglio delle accise.
Al momento è già in vigore uno sconto di 25 centesimi, che però scadrà il prossimo 2 maggio. Palazzo Chigi sta pensando di confermare il taglio dei prezzi almeno fino al 30 giugno. Lo sconto potrebbe essere finanziato con l’extragettito Iva incassato dallo Stato durante il mese di marzo. “Stiamo ragionando su come assicurare a stazioni appaltanti fondi integrativi adeguati per avviare gare con prezzi corretti e attrarre le migliori imprese. Interventi di entità consistente, diversi miliardi”, ha fatto sapere con un tweet il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Enrico Giovannini.
Perché il prezzo potrebbe tornare a crescere?
Per il momento si tratta di un aumento minimo, ma c’è la preoccupazione che il prezzo del carburante possa continuare a crescere. Precisamente l’incremento è di 0,009 euro al litro per la benzina, 0,017 per il diesel e 0,002 per il gpl.
I dati pubblicati da Quotidiano Energia rispondono della forte crescita delle quotazioni dei prodotti petroliferi, tanto che Eni ha rialzato i prezzi del diesel di due centesimi e anche altri marchi hanno fatto segnare un aumento dei prezzi medi sia per la benzina che per il gasolio. A crescere è soprattutto il costo in modalità servito.