Svolta sul caso La Russa jr, la Procura di Milano ha trovato i video della presunta violenza sessuale

Svolta sul caso La Russa jr, la Procura di Milano ha individuato i video della presunta violenza sessuale ai danni di un'amica

Svolta sul caso La Russa jr, la Procura di Milano ha trovato i video della presunta violenza sessuale

Dopo essere sparita dai radar della cronaca giudiziaria, torna a far rumore l’inchiesta sul presunto stupro di una ragazza da parte di Leonardo Apache La Russa, figlio del presidente del Senato Ignazio La Russa, e un suo amico, il dj Tommaso Gilardoni. Proprio nel giorno in cui il giovane La Russa si è recato in Procura a Milano per essere sentito dai magistrati, il procuratore aggiunto Letizia Mannella e il pm Rosaria Stagnaro, sono spuntati tre video che documentano cos’è accaduto la notte del 18 maggio a casa del presidente del Senato.

Svolta sul caso La Russa jr

A darne notizia è il Corriere della Sera in un articolo in cui si legge che “il primo video, realizzato dal cellulare del figlio dell’esponente di Fratelli d’Italia, riprende un rapporto sessuale su un divano. Nel secondo si vedono la ragazza e Gilardoni sotto la doccia. Nel terzo video i tre parlano e sembrano scherzare tra di loro. Di quest’ultimo sarebbe circolato un breve frammento”.

Nei filmati in mano alla Procura di Milano, la giovane sembrerebbe cosciente e partecipe, “ma allo stesso tempo i video da soli non possono dimostrare se e quanto il mix di alcol e sostanze che aveva assunto possa aver alterato il suo stato mentale, compromesso la sua capacità di autodeterminarsi e poi ricordare l’accaduto”. Del resto il referto medico della clinica Mangiagalli parla di lesioni compatibili con una violenza e quindi il mistero, almeno per ora, resta fitto.

I video acquisiti dalla Procura

Secondo quanto trapela dalla Procura, l’esistenza dei tre video – i quali potrebbero fare aiutare a fare chiarezza per capire se la giovane era consenziente come dichiarato dagli indagati oppure no – è stata scoperta grazie a un’intercettazione telefonica a carico di un conoscente di Gilardoni.

Il ragazzo in questione, dopo essere stato sentito in Procura in qualità di testimone, subito dopo l’interrogatorio avrebbe alzato la cornetta per telefonare al padre, senza sospettare di essere intercettato, rivelando l’esistenza di questi filmati. Proprio a quel punto gli investigatori sarebbero scesi in campo, trovando i video citati dal giovane che si aggiungerebbero a quelli già in possesso della Procura di Milano.

L’interrogatorio di Leonardo Apache La Russa

Insomma il caso potrebbe essere arrivato a una svolta decisiva. Che sia una giornata campale per l’inchiesta lo si capisce anche dall’interrogatorio in Procura a cui si è sottoposto Leonardo Apache che ai magistrati, proprio come già raccontato dall’amico Gilardoni durante l’interrogatorio del 12 dicembre scorso in cui ha anche dato il consenso al prelievo del proprio dna per la comparazione con l’unica traccia genetica compatibile con un profilo maschile, ha ribadito la sua innocenza sostenendo che la giovane, una sua ex collega di liceo, era consenziente.

Il giovane è entrato da uno degli ingressi di corso di Porta Vittoria, accompagnato dai legali Adriano Bazzoni e Vinicio Nardo, evitando i giornalisti. Interrogatorio in cui il ragazzo, proprio come fatto dall’amico dj, dovrebbe aver dato il consenso al prelievo del dna.

La versione della giovane

Del tutto diversa la posizione della giovane che davanti ai magistrati meneghini, durante l’audizione di luglio, avrebbe confermato per intero quanto già messo a verbale nella denuncia depositata il 29 giugno dal suo avvocato, Stefano Benvenuto. Nell’atto la ragazza ha raccontato che il 18 maggio si trovava in una discoteca nel centro di Milano in compagnia di un’amica e avrebbe notato Leonardo Apache, avvicinandolo per un saluto. Poi i due avrebbero bevuto assieme qualche drink e fatto qualche ballo in pista.

Ma i ricordi della giovane si fermerebbero a queste fasi euforiche perché, secondo quanto scritto nell’atto, da quel momento in poi la giovane non ricorderebbe più nulla fino al risveglio, nuda nel letto del ragazzo, la mattina successiva. Alla richiesta di spiegazioni su cosa fosse accaduto, Leonardo Apache “mi disse: siamo venuti qui dopo la discoteca con la mia macchina” e le rivelò anche di aver “avuto un rapporto con me sotto effetto di sostanze stupefacenti” e anche con un amico, successivamente identificato in Gilardoni.

Terrorizzata e incredula avrebbe chiamato la madre e quest’ultima l’avrebbe convinta a uscire di casa e farsi visitare alla clinica Mangiagalli dove le hanno riscontrato una ecchimosi al collo, una ferita alla coscia e positività alla cocaina.