di Stefano Sansonetti
Hanno chiamato in causa una delle più grandi multinazionali della pubblicità e della comunicazione. E hanno messo sul piatto una spesa che può arrivare a 600 mila euro. Non c’è che dire, dalle parti dell’Autorità per l’energia e il gas sono convinti che la questione rivesta un’importanza fondamentale. Per questo sono disposti a staccare un assegno niente male a beneficio di una società esterna. Sul piatto c’è “lo svolgimento di servizi di agenzia connessi all’ideazione e alla realizzazione di campagne di comunicazione multimediali per la promozione di iniziative istituzionali dell’Autorità a favore dei consumatori”. Siamo sicuri che si tratti di attività, ma soprattutto di cifre indispensabili? La domanda, in un periodo di ristrettezze economiche, effettivamente aleggia.
I DOCUMENTI
Il servizio in questione è stato oggetto di una lunga procedura di gara che, iniziata nel 2013, è arrivata al suo perfezionamento non più di qualche giorno fa. A spuntarla su altri 4 raggruppamenti di imprese è stata l’accoppiata J.Walter Thompson e MediaCom, due agenzie internazionali che fanno parte del maxigruppo inglese Wpp, una delle più grandi multinazionali dell’advertising e delle pubbliche relazioni (170 mila dipendenti in tutto il mondo e un fatturato da 11,5 miliardi di sterline). Ma in che consistono queste campagne di comunicazione? Nel capitolato tecnico, predisposto all’epoca dalla struttura guidata da Guido Bortoni, si premette che “tra i principali compiti dell’Autorità c’è anche l’informazione puntuale dei consumatori”. Per perseguire questo obiettivo, però, si mette in campo di tutto. A partire dai “servizi di creatività”, che potranno comprendere “la realizzazione e diffusione di spot radio-tv, campagne stampa, affissione statiche/dinamiche, internet”. E anche “la realizzazione e il supporto tecnico per produzioni radiotelevisive istituzionali, brochure o altri materiali, o la realizzazione di eventi o allestimenti vari per stand”. Possibile che un’Autorità abbia bisogno di tutto questo bendidio? Per di più la stessa Autorità che ha già al suo interno una “Direzione relazioni esterne e istituzionali, divulgazione e documentazione” e un “Ufficio speciale comunicazione su mass media”? Anche perché per il servizio biennale in questione si potrebbero dover sborsare 600 mila euro (non proprio bruscolini), anche se l’annuncio di aggiudicazione precisa “senza obbligo di spesa per l’Autorità”. Dipende infatti dalle attività che saranno effettivamente svolte.
LA SPIEGAZIONE
Contattata da La Notizia, l’Authority per l’energia ha spiegato che “comunicare per noi è un obbligo previsto dalla legge istitutiva, per questo dal 2002 sono partite campagne di comunicazione”. L’affidamento delle attività a società esterne è ritenuta necessaria per “l’assenza all’interno della struttura di prefessionalità specifiche”. In ogni caso gli importi fissati a base di gara “sono stati decisi rispettando gli impegni di spending review fissati sin dal decreto 78 del 2010”. Di sicuro il costo è tutto fuorché indifferente.
Twitter: @SSansonetti