Dopo tanta attesa e infinite polemiche, la Corte di Cassazione ha dato il proprio via libera al referendum per l’abrogazione dell’autonomia differenziata, anche noto come “legge Calderoli”. Per l’Ufficio centrale della Suprema Corte, come anticipato da Repubblica on line, è legittima la richiesta di abrogazione. L’ordinanza della Cassazione arriva dopo il pronunciamento della Consulta che aveva, tra l’altro, considerato “illegittime” specifiche disposizioni dello stesso testo legislativo.
Una decisione che era stata largamente anticipata a La Notizia da Massimo Villone, professore emerito di Diritto costituzionale nell’Università “Federico II” di Napoli, secondo cui visto che “la legge Calderoli resta in piedi” allora è destinato a sopravvivere “anche il referendum”.
Sull’autonomia differenziata decideranno gli italiani: via libera della Cassazione al referendum per l’abrogazione della riforma
Come riporta Repubblica il dispositivo lungo “ventotto pagine, firmate dalla presidente Rosa Maria Di Virgilio”, “dopo la pronuncia interlocutoria dello scorso 3 dicembre, ora tiene il punto e conferma che – a dispetto di quanto ipotizzato da esponenti del governo – è pienamente legittimata e resta in piedi la richiesta di abrogare totalmente l’Autonomia differenziata: la legge infatti è ancora vivente, nonostante il pesante intervento demolitorio dei giudici della Consulta”.
Ben diversa, invece, la sorte del quesito presentato dai consigli regionali che puntavano all’abrogazione parziale dell’Autonomia differenziata che cade in quanto la Consulta “ha provveduto sostanzialmente a demolire i punti indicati”.