A spararle grosse sulla scuola non bastavano Salvini e la Meloni, ora ci si mettono pure i sindacati e, in particolare, la Cgil. Il sindacato guidato da Maurizio Landini afferma che ad oggi “le condizioni per cui le scuole riaprano in presenza non ci sono”. “Inutile continuare a raccontare che le cose vanno bene – ha detto il segretario di Flc Cgil Scuola Francesco Sinopoli -, bisognerebbe essere onesti. A causa del ritardo con cui il confronto è iniziato e la scarsità delle risorse messe a disposizione la situazione delle scuole è drammatica”.
“I dirigenti scolastici sono a caccia di spazi – ha aggiunto il sindacalista -, si stanno muovendo perché il percorso è costruito per scaricare sulle scuole la risoluzione dei problemi ma non possono risolverlo da sole la possibilità di interventi strutturali non c’è, serve un organico straordinario che al momento non c’è. La preoccupazione che sta nascendo è che siccome il tempo Scuola si ridurrà, anche di tanto, si tornerà alla didattica a distanza”.
“La scuola riaprirà regolarmente il 14 settembre ed escludo nuovi lockdown. Mi attaccano ma ora vado in tv e spiego io, adesso basta, ho sbagliato a non farlo prima. Dai sindacati mi aspetto collaborazione. Sono pronta ad un confronto televisivo con Salvini sulla scuola”. La replica all’Huffington post della ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina. “Non ci sarà più un lockdown generalizzato – ha aggiunto l’esponente dell’Esecutivo – come quello che c’è stato, siamo molto più pronti. Nelle linee guida riportiamo quel che il ministero della Salute ha detto si deve fare se si dovessero verificare contagi nelle scuole. Ci vuole senso di responsabilità da parte di tutti, a partire dalla misurazione della temperatura a casa”.
“Se un bambino ha 37,5 non lo mettiamo sugli autobus – ha aggiunto la Azzolina -, non lo facciamo uscire da casa, non mettiamo in pericolo gli altri. Prevenzione e precauzione. Ho voluto la nomina di Arcuri per velocizzare le tempistiche. Il presidente della Repubblica ha firmato il decreto Semplificazioni e li’ ci sono i poteri da commissario straordinario per Arcuri per avviare immediatamente tutto. Ma anche qui solo polemiche. Prima ci portano ad esempio la bella scuola dei paesi scandinavi, poi quando proviamo a rendere più bella la scuola in Italia solo chiacchiere. I nuovi banchi serviranno a costruire una scuola innovativa. Stiamo, intanto, scrivendo le linee guida sulla didattica a distanza per colmare il vuoto che c’era. Poi si penserà al contratto nazionale. Le reggenze dei presidi non finiranno ma saranno di numero inferiore perché assumeremo altri dirigenti scolastici”.
“Ormai non passa giorno senza che qualcuno non si svegli la mattina e decida di attaccare polemicamente il governo sul tema della Scuola” commentano i parlamentari M5S in commissione Istruzione al Senato. “Oggi è il turno dei sindacati – aggiungono -, che ancora scottati dalla fermezza con cui Azzolina e M5s hanno imposto l’assunzione dei docenti per il prossimo anno scolastico tramite un vero concorso, e dunque per merito e non secondo logiche a loro più care, ci informano che a loro dire le risorse per la ripartenza settembre non basterebbero”. I 5S sottolineano, inoltre, che questo è “un contesto rispetto al quale servirebbero collaborazione e impegno” e che “le organizzazioni sindacali si dimostrano ancora una volta più inclini la polemica sterile e distruttiva che non a tutto questo, dimostrandosi in tutto e per tutto non dissimili da Salvini e dalla Meloni”.
“Ci è sufficiente rispondere – si legge nella nota dei 5 stelle – che lo sforzo messo in campo in queste settimane non ha precedenti, ma soprattutto senza precedenti è la situazione che si è creata a seguito dell’emergenza covid. Un contesto rispetto al quale servirebbero collaborazione e impegno. Non importa. Andremo avanti perché la priorità è dare risposte reali e concrete alla comunità scolastica. Le risorse ci sono e ovviamente se servirà se ne troveranno ancora, perché la Scuola e in cima all’agenda politica del governo del MoVimento 5 Stelle, tanto più in questo periodo. Tutto il resto lascia il tempo che trova”.