Al di là della propaganda del governo, i dati sull’occupazione registrano una battuta d’arresto. Valentina Barzotti, capogruppo del Movimento 5 Stelle in commissione Lavoro alla Camera, è finita la crescita del mercato del lavoro che peraltro è stato finora trainato dal lavoro povero?
“Da italiana spero di no, perché, al contrario di ciò che falsamente dice la premier Meloni, a noi il bene del Paese sta a cuore. La ripresa del mercato del lavoro, che, lo ricordo, è iniziata ad aprile 2021, ha subito un’evidente battuta d’arresto nel mese di settembre. Il segnale preoccupante non è tanto e solo il calo del numero di occupati, ma l’aumento degli inattivi il cui tasso ha toccato il 33,7%. Significa, in soldoni, che gli sbandierati miglioramenti in materia di politiche attive del lavoro non esistono, sono solo propaganda del governo”.
Mercoledì l’Istat ha certificato che la crescita in Italia nel terzo trimestre si è fermata, unico Paese tra i big in Ue. L’obiettivo dell’1% a fine anno è irraggiungibile?
“Mi pare evidente. Siamo a 19 mesi consecutivi di calo della produzione industriale, c’è un boom della cassa integrazione e fra luglio e settembre la crescita è stata pari a zero. Malgrado ciò, il governo continua a raccontare che va tutto a gonfie vele: hanno la faccia di tolla. Questa Manovra votata all’austerità non risolverà nulla, ma anzi peggiorerà le cose. L’unico settore in festa è quello della Difesa: nei prossimi tre anni spenderemo 40 miliardi in nuove armi. Altro che ‘stiamo scrivendo la storia’. Per dirla con una battuta: in campagna elettorale Meloni&Co. avevano promesso mari e monti e ci hanno dato solo Monti”.
Proprio il contributo dei consumi è quello che manca alla crescita ed è ferma anche l’industria. Ritorniamo al discorso dei salari fermi?
“È un cane che si morde la coda. Mercoledì il Civ Inps ha presentato il Rendiconto sociale 2023, dal quale emerge che l’anno scorso i contratti precari sono aumentati più di quelli stabili e che, oltre alla Cig, è cresciuto anche il ricorso agli ammortizzatori sociali previsti per la cessazione dell’attività lavorativa. La destra racconta un Paese che non c’è. Serviva potenziare il RdC e introdurre il salario minimo ma hanno fatto il contrario, stabilendo il record di poveri assoluti. Altro che ‘patrioti’ e ‘destra sociale’: questo governo è una rovina per l’Italia”.