Processato e radiato. Si allarga la platea di medici che l’Ordine professionale vuole punire per la loro posizione contro i vaccini. Dopo Roberto Gava è toccato a Dario Miedico, medico legale da sempre critico sulle vaccinazioni e firmatario della lettera insieme, appunto, a Gava, che esprimeva perplessità sulle immunizzazioni pediatriche di massa. Miedico è stato espulso con una decisione presa all’unanimità da tutti i quindici membri della commissione. Il camice bianco era stato processato sabato scorso, quando l’Ordine gli aveva chiesto conto delle sue posizioni critiche. Settantasette anni, Miedico lavora da alcuni anni a tempo pieno come consulente e medico legale nelle varie cause intentate dalle famiglie per danni da vaccinazioni ed è attivo nel Coordinamento del movimento per la libertà di vaccinazione (Comilva). La convocazione della Commissione disciplinare era scattata dopo che l’Ente, che rappresenta 25mila camici bianchi tra Milano e provincia, aveva ricevuto numerose segnalazioni su alcuni video pubblicati online nei quali il dottore esponeva i vantaggi, ma soprattutto gli svantaggi, delle vaccinazioni. Perplessità che anche nelle audizioni del suo processo ha continuato a ribadire, ripetendo la sua convinzione che i vaccini portano dei benefici ma anche notevoli rischi, che andrebbero chiaramente spiegati ai cittadini.
La lettera incriminata era stata inviata ad ottobre del 2015 a Walter Ricciardi, presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, per rispondere in merito alle sue prese di posizione pubbliche sul tema delle vaccinazioni pediatriche. Dei 153 firmatari, 17 sono esperti di Milano, il primo era Gava. Per questo, ma anche per chiarire il grado di coinvolgimento di ciascuno degli esperti con i contenuti della lettera, si svolgeranno dei colloqui con cui la commissione stabilirà se aprire procedimenti disciplinari. Miedico ha ricevuto la comunicazione con la posta elettronica certificata. “Dopo l’audizione al consiglio disciplinare me l’aspettavo, ma la cosa mi pesa molto” ha detto. Nella mail si danno anche i termini, 30 giorni, per l’eventuale ricorso. “Lo farò sicuramente, ma non farò solo quello, ha spiegato il medico, con l’associazione Medicina democratica faremo tutte le iniziative necessarie anche contro il decreto del governo sui vaccini: perché non credo sia casuale che la mia radiazione arrivi adesso”. “La mia radiazione è il modo per terrorizzare tutti i medici che esprimono idee diverse e controcorrente” . Sui vaccini, ha concluso, ormai si è scatenata una caccia alle streghe”. Soddisfatto della decisione il medico che sul lato opposto della ‘barricata’, si batte, invece, per le vaccinazioni. Roberto Burioni, virologo e paladino pro-vax che su Facebook ha scritto: “Fuori due”. Intanto il “Gruppo Genitori No Obbligo Lombardia” ha annunciato che oltre 2mila famiglie sono pronte a misure legali per bloccare il decreto che introduce l’obbligo vaccinale a scuola.