Una città di nuovo piena di spazzatura. Con la raccolta dei rifiuti che procede a rilento e circa la metà dei mezzi fuori uso. Per il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, la colpa è dei pochi mezzi che circolano: gli operatori ci sono, ma non bastano i mezzi in sostanza.
Per l’assessora all’Ambiente, Sabrina Alfonsi, il problema non riguarda gli impianti, ma i mezzi. E così Gualtieri se la prende con una “flotta vecchissima” che “per anni nessuno ha rinnovato”. La colpa sarebbe esclusivamente delle amministrazioni precedenti, in sostanza. Ma siamo sicuri che le cose siano andate esattamente così?
Il problema non sembra, in realtà, quello della mancanza dei mezzi. Tanto che molto spesso capita di vederli fermi, nei depositi, perché non sanno dove portare i rifiuti da raccogliere. Ne è un esempio la situazione del settimo municipio, dove negli scorsi giorni c’era una lunghissima fila di ‘squaletti’ – sono così chiamati i mezzi leggeri con vasca ribaltabile – fermi in strada.
Secondo Daniele Diaco, consigliere capitolino del Movimento 5 Stelle, in realtà non sono i mezzi a mancare, ma il problema è che non possono muoversi perché “gli impianti sono saturi”. Una situazione non del tutto nuova, soprattutto durante l’estate, quando spesso si registra una congestione negli impianti, con maggiori difficoltà nello smaltimento dei rifiuti. Di certo, sottolinea Diaco, il parco mezzi è stato rinnovato con il piano industriale di Ama predisposto negli scorsi anni dall’ex sindaca Virginia Raggi.
Sui rifiuti lo scaricabarile di Gualtieri
Gualtieri, però, scarica le responsabilità sulle precedenti amministrazioni. Il consigliere del Movimento 5 Stelle e vicepresidente dell’Aula Giulio Cesare, Paolo Ferrara, replica al sindaco parlando con La Notizia: “Messo di fronte al disastro che è la sua amministrazione, Gualtieri cerca di ripulirsi lanciando fango su chi lo ha preceduto. Peccato che il giochetto non funzioni: la realtà è che il M5S ha risanato i bilanci di Ama e l’ha dotata di un Piano industriale”.
Con “investimenti veri: abbiamo fatto gare per 240 nuovi camion, 339 squaletti per la raccolta; 88 spazzatrici; 37 mila cassonetti”. Forniture che sono arrivate in parte già durante la consiliatura Raggi, mentre “di altre se ne è appropriata quella di Gualtieri. E meno male, perché con lui l’Ufficio gare sembra essersi paralizzato”.
Il parco mezzi di Ama
Nel Piano industriale 2020-2024 di Ama, in effetti, circa il 50% degli investimenti (su un totale di 340 milioni di euro) ha riguardato l’acquisto dei mezzi, con 845 nuovi veicoli previsti. Il potenziamento della flotta, peraltro, è partito molto prima. Già nel 2017, per esempio, la giunta Raggi ha acquistato 150 nuovi mezzi.
E negli anni ci sono stati altri acquisti, solo per citarne alcuni: i 60 autocompattatori arrivati a maggio 2020, i 13 di settembre dello stesso anno, gli 11 costipatori su strada dal maggio del 2021, con 27 che erano arrivati nelle settimane precedenti e un totale di 120 nuove unità arrivate entro la fine del 2021.
I veri problemi sulla raccolta dei rifiuti a Roma
La realtà è che i problemi per Ama sono ben altri. Un dato lo dimostra: quasi la metà dei mezzi a giugno è rimasta ferma nei depositi a causa di guasti, come denunciato dai sindacati. Anche per colpa di un servizio per le riparazioni in gran parte esternalizzato che rallenta le operazioni.
A questo si aggiunge, come sottolineato dai 5 Stelle, un problema relativo agli impianti: Roma fa ancora fatica a smaltire i suoi rifiuti e in estate, come sempre accade, questa difficoltà è più evidente che mai. In sostanza la colpa non è della carenza del parco mezzi di Ama e delle precedenti amministrazioni, come detto da Gualtieri. “Caro sindaco, le bugie hanno le gambe corte… proprio come le tue promesse di ripulire Roma per Natale”, commenta ironicamente Ferrara.