I prezzi della benzina continua a salire. I rincari non si fermano e per il momento il governo prende tempo ed esclude un taglio delle accise sui carburanti. L’ipotesi più probabile è quella di introdurre, nei prossimi mesi, un bonus benzina da 150 euro per i redditi più bassi. Ma intanto il problema rischia di allargarsi.
I rincari, infatti, potrebbero essere solamente all’inizio. Ad agosto gli aumenti sono arrivati sia per le quotazioni internazionali che, secondo alcune associazioni dei consumatori, per una speculazione ormai abituale in occasione dell’esodo estivo. Ma la situazione potrebbe ancora peggiorare a causa delle tensioni sul fronte del petrolio a livello internazionale.
Le quotazioni del petrolio
Opec+, di cui fanno parte Arabia Saudita e Russia, sta spingendo sul prezzo del petrolio. E lo fa confermando i tagli alla produzione. Secondo alcuni l’obiettivo è di arrivare addirittura a raggiungere i 100 dollari al barile, molto al di sopra dei livelli degli scorsi mesi.
Il Financial Times spiega che i tagli prorogati fino a fine anno, come appena annunciato, hanno già portato a picchi superiori ai 90 dollari al barile per la prima volta quest’anno. E da giugno gli incrementi sono pari al 25%.
L’ipotesi più probabile, secondo gli analisti, è che il prezzo cresca fino a 95 dollari al barile entro fine anno. Più difficile pensare che raggiunga davvero i 100 dollari. Secondo Nomisma Energia uno scenario del genere non potrebbe realizzarsi prima del giugno del 2024, se continuassero i tagli. E sempre considerando diverse variabili come la produzione degli Stati Uniti e la ripresa della Cina.
I prezzi della benzina e del diesel
Gli aumenti dei carburanti intanto non si fermano in Italia. Secondo le elaborazioni di Quotidiano Energia, il prezzo medio della benzina in modalità self è di 1,969 euro al litro (in aumento rispetto a 1,966 del giorno precedente) e per il diesel è di 1,877 (contro 1,871 di un giorno prima).
Per il servito si sale a 2,103 euro al litro per la benzina e 2,012 per il diesel: entrambi i dati sono in netta crescita. Per il gpl il prezzo è tra gli 0,713 e gli 0,740 euro al litro.
Cosa può succedere al prezzo della benzina
Sui mercati internazionali il petrolio potrebbe continuare a salire nelle prossime settimane. Il che sarebbe, ovviamente, un grosso problema. Perché già oggi i prezzi sono altissimi, anche a causa di una tassazione – in Italia – ben più alta che nel resto d’Europa. Il problema potrebbe allargarsi con un ulteriore aumento atteso nei prossimi giorni che potrebbe portare il prezzo medio della benzina addirittura sopra i 2 euro al litro. Ipotesi che sembrava praticamente impossibile solo qualche mese fa.
Come segnala anche Roberto Di Vincenzo, presidente della Fegica, gli aumenti legati alle quotazioni internazionali stanno “rapidamente spingendo il prezzo della benzina oltre la soglia dei 2 euro al litro anche sulla rete ordinaria”, dopo che questo limite è stato già ampiamente superato sulle autostrade. Insomma, il peggio deve ancora venire.