Si sposta l’asse del governo in Europa sul tema dei migranti. Da una parte si apre lo scontro con la Germania e dall’altra arriva una mano tesa dalla Francia, che si offre – almeno a parole – di aiutare il governo Meloni in tema di flussi migratori.
Con Berlino il primo problema riguarda il piano tedesco di finanziare le Ong per operare nel Mediterraneo e salvare i migranti. Invece il presidente francese, Emmanuel Macron, afferma che gli italiani non possono essere lasciati soli: parole a cui segue la risposta della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che accoglie “con grande interesse” la proposta di collaborazione di Parigi.
La lite con la Germania
La Germania ha fatto sapere che punterà sul finanziamento di una Ong per i salvataggi in mare, quello che viene definito un dovere “giuridico e morale”. Per il ministro della Difesa, Guido Crosetto, però l’Italia soccorre con i suoi mezzi “la maggior parte dei profughi e se vogliono aiutarci sul serio lo facciano sostenendo il Piano Mattei per l’Africa”. Per Crosetto la scelta tedesca è “molto grave”.
Posizione simile viene espressa anche dal vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, secondo cui stare dalla parte dell’Europa “non significa essere muti e acquiescenti”. Giovedì Tajani sarà a Berlino per incontrare la collega tedesca Annalena Baerbock.
La mano tesa della Francia sui migranti
Tajani andrà anche a Parigi in queste ore per incontrare la ministra Catherine Colonna. Dal presidente Macron, intanto, è arrivata una importante apertura – dopo il caos sui respingimenti – durante un incontro con i giornalisti: “Dobbiamo svolgere il nostro ruolo europeo e aiutare gli italiani”. Per Macron il cuore della risposta “non esiste in Francia, è europeo”. E dice di voler “collaborare con la presidenza del Consiglio italiana”. Proposta accolta positivamente dal governo italiano, ma che bisognerà vedere in che modo si concretizzerà.