Un risarcimento da 60 milioni di euro. E’ la cifra reclamata, nella richiesta di costituzione di parte civile presentata ieri al tribunale di Caltanissetta dove si celebra il processo a carico di tre poliziotti accusati del depistaggio delle indagini sulla strage di via D’Amelio, in cui furono uccisi il giudice Paolo Borsellino e cinque agenti della scorta, dal ministero dell’Interno guidato. Nel mirino la condotta degli investigatori Mario Bo, Fabrizio Mattei e Michele Ribaudo, che avrebbero imbeccato falsi pentiti per costruire una verità ad hoc sull’attentato. Il Viminale è stato però citato a sua volta come responsabile civile dai legali dei boss accusati e condannati ingiustamente proprio in virtù del depistaggio per rispondere del danno degli imputati all’epoca dipendenti del ministero.
Strage di via D’Amelio. Il Viminale parte civile contro i depistatori. Chiesti 60 milioni di euro di risarcimento a tre poliziotti
Il Viminale si è costituito nel processo a carico di tre poliziotti accusati del depistaggio delle indagini sulla strage di via D’Amelio