La Corte di Cassazione, in sede civile, ha confermato la condanna al risarcimento, in favore dei familiari delle vittime della strage nella base italiana di Nassiriya (12 novembre 2003, 28 morti), a carico dell’ex generale Bruno Strano, allora comandante della missione italiana in Iraq. L’alto ufficiale, secondo la suprema Corte, sottovalutò l’allarme su un possibile attentato alla base Maestrale, nonostante fosse “puntuale e prossimo” e per la “complessiva insufficienza delle misure di sicurezza”. Il 12 novembre 2003 un camion kamikaze, carico di esplosivo, distrusse la base italiana in Iraq provocando la morte di 28 persone (19 italiani, di cui 12 carabinieri, e 9 iracheni). “E’ una grande vittoria – ha commentato l’avvocato della maggior parte dei familiari delle vittime, Francesca Conte – dopo sedici anni di battaglia giudiziaria combattuta in tutte le sedi, ora ci rivarremo su Stano che è l’unico condannato in quanto la responsabilità del Ministero della Difesa è stata esclusa in appello perché la sottovalutazione dei rischi è stata grave”. Il generale Stano, per le stesse accusa ma in sede penale, era stato assolto.
21/12/2024
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