Strage di migranti al largo di Lampedusa: 41 persone sono morte dopo il naufragio di un barchino salpato da Sfax, in Tunisia. Secondo le prime informazioni, l’imbarcazione si sarebbe ribaltata ed è poi affondata durante la navigazione nel Canale di Sicilia. L’ennesima tragedia è stata raccontata dai soli quattro sopravvissuti: si tratta di tre uomini e una donna che sono stati tratti in salvo dalla motonave Rimona.
Questa mattina la motonave li ha soccorsi e trasbordati sulla motovedetta Cp327 della Guardia costiera. I quattro naufraghi salvati sono originari di Costa d’Avorio e Guinea Konakry. I migranti sono stati fatti sbarcare a Lampedusa, dove hanno raccontato della morte dei 41 compagni di viaggio.
Naufragio al largo di Lampedusa: morti 41 migranti
Sono stati i quattro sopravvissuti a raccontare alla Guardia costiera che da Sfax erano partiti in 45, tra cui anche tre bambini, alle ore 10 di giovedì. Dopo sei ore di navigazione, il barchino di circa sette metri si sarebbe capovolto a causa di un’onda. I migranti sono finiti tutti in mare e solamente in 15 avevano un salvagente. Nonostante questo, però, sono ugualmente annegati.
I quattro sopravvissuti sono sotto shock, ma hanno comunque sottolineato che i morti sarebbero 41, tra cui anche i tre bambini. I cadaveri, però, non sono stati avvistati né dalla nave che li ha soccorsi né dalle motovedette della Guardia costiera. I soccorsi, infatti, sono avvenuti solamente ieri, ovvero a più giorni dal naufragio e a distanza da dove questo è avvenuto.