La Procura Generale di Milano ha trasmessa alla Corte d’Appello di Brescia l’istanza di revisione firmata dal sostituto pg Cuno Tarfusser della sentenza di condanna all’ergastolo, a carico di Olindo Romano e Rosa Bazzi (nella foto), sulla strage di Erba.
La procuratrice generale di Milano, Francesca Nanni, ha tuttavia allegato all’istanza un parere negativo in cui sostiene che l’istanza sia inammissibile e non fondata nel merito. Toccherà, dunque, ai giudici bresciani esprimersi sulla possibile riapertura del caso.
Nelle settimane scorse, come ricostruisce l’agenzia Agi, si erano registrati momenti di alta tensione tra il sostituto pg Tarfusser e la procuratrice generale Nanni che aveva dato impulso a un procedimento disciplinare nei confronti del suo sottoposto per violazione dei doveri d’ufficio.
Secondo il sostituto pg Cuno Tarfusser ci sono validi elementi per mettere in discussione la condanna all’ergastolo di Rosa e Olindo
Secondo Nanni, Tarfusser aveva agito in modo non conforme ai regolamenti interni dell’ufficio non chiedendo a lei, in quanto vertice, un parere sull’istanza nella quale il magistrato altoatesino sostiene che ci siano validi elementi per mettere in discussione la condanna all’ergastolo per Rosa e Olindo. Tarfusser aveva ribattuto di attendere “con grande serenità” l’esito del procedimento disciplinare.
“Non ci sono i presupposti per la revisione” ha ribadito la procuratrice generale di Milano Francesca Nanni. “Con l’Avvocato Generale concordo nel ritenere che” nell’atto “non ci siano nuove prove decisive”. Inoltre per Nanni la richiesta di revisione è “inammissibile” perché è stata presentata da un “soggetto non legittimato”.