Strage in una scuola elementare in Texas. Diciannove bambini e due adulti, di cui un insegnante, sono stati uccisi a sangue freddo in classe da un ragazzo di 18 anni, Salvador Ramos.
Strage a scuola in Texas: 21 morti, 19 sono bambini
Intorno alle 12:00 ora locale, un ragazzo di 18 anni ha aperto il fuoco all’interno dei locali della Robb Elementary School di Uvalde, in Texas, negli Stati Uniti d’America. Con il trascorrere delle ore, in considerazione di quanto riportato dall’agenzia di stampa Reuters, il bilancio delle vittime è apparso sempre più grave e ha raggiunto una quota di 21 morti tra i quali figura 2 insegnanti e 19 bambini. Le due maestre uccise sono Irma Garcia ed Eva Mireles.
Secondo quanto riferito dalle forze dell’ordine locali, l’artefice della sparatoria è stato identificato come Salvador Ramos, uno studente del liceo che da bambino aveva frequentato il medesimo complesso scolastico. Il 18enne, che prima di compiere la strage nella scuola elementare del Texas ha sparato anche alla nonna di 66 anni ricoverata in condizioni critiche, è stato ucciso.
Secondo quanto riferito dalle autorità americane, la strage di Uvalde rappresenta la più grave e di più ingenti proporzioni avvenuta in una scuola degli Stati Uniti. Il bilancio, infatti, risulta essere peggiore anche rispetto a quanto avvenuto a Columbine nel 1999.
Biden: “Fermare la lobby delle armi”
In merito al drammatico evento, è intervenuto il presidente degli Stati Uniti d’America, Joe Biden. L’inquilino della Casa Bianca, in un breve discorso alla Nazione, ha dichiarato quanto segue: “Sono disgustato e stanco. Dobbiamo agire. E non ditemi che non possiamo avere un impatto su questa carneficina. È il momento di trasformare il dolore in azione. Sono passati 3.448 giorni, 10 anni, da quando sono andato in una scuola del Connecticut, una scuola elementare, dove un altro uomo armato massacrò 26 persone, di cui 20 scolari, alla Sandy Hook Elementary School. Da allora ci sono state oltre 900 sparatorie nelle scuole e la lista cresce quando si includono sparatorie in luoghi come teatri, chiese, o 10 giorni fa un negozio di Buffalo”.
Il presidente, poi, ha aggiunto: “Ho trascorso la mia carriera come senatore e come vicepresidente lavorando con buon senso per approvare leggi sulle armi. Non possiamo, e non riusciremo, a prevenire ogni tragedia. Ma sappiamo che le leggi funzionano e hanno un impatto positivo. Quando abbiamo approvato il divieto di armi d’assalto, le sparatorie di massa sono diminuite. Quando la legge è scaduta, le sparatorie di massa sono triplicate. L’idea che un ragazzo di 18 anni possa entrare in un negozio di armi e comprare due armi d’assalto è semplicemente sbagliata. In nome di Dio, a cosa serve un’arma d’assalto se non per uccidere qualcuno? I cervi non corrono nelle foreste con giubbotti di kevlar addosso. È rivoltante. Perché vogliamo rassegnarci ai massacri? Perché continuiamo a lasciare che questo succeda – e ha concluso –. Dobbiamo contrastare la lobby delle armi“.
Al termine del discorso, Biden ha dato l’ordine che le bandiere americane “sventolino a mezz’asta”.