Stop alle somministrazioni delle dosi del vaccino contro il coronavirus Vaxzevria (AstraZeneca) per i militari e le forze dell’ordine, fino a nuova disposizione. Questo si legge in una comunicazione interna del Comando Operativo di Vertice Interforze (COI Difesa). Le dosi non attualmente utilizzate, prosegue la comunicazione, dovranno essere “conservate nel rispetto delle normative vigenti”. E utilizzate “esclusivamente per la somministrazione come seconda dose”. Si prosegue invece con la “prosecuzione delle attività di somministrazione delle dosi vaccinali Pfizer e Moderna, limitatamente al personale sanitario e al personale a cui è stata già inoculata la prima dose”, conclude la comunicazione riportata da varie agenzie di stampa tra cui Dire e AdnKronos.
Lo stop ad AstraZeneca per militari, polizia e forze dell’ordine
Il Comitato operativo interforze (Coi) in una nota inviata ai reparti delle forze armate ha però confermato la somministrazione della seconda dose del vaccino AstraZeneca. “Si conferma la sospensione della somministrazione delle dosi vaccinali Vaxzevria (Astrazeneca) fino a nuova disposizione”. Le dosi non utilizzate in scadenza a giugno e luglio “dovranno essere conservate nel rispetto delle normative vigenti e somministrate esclusivamente come seconda dose”. Le vaccinazioni, dice ancora la nota del Coi, potranno invece proseguire con Pfizer e Moderna “limitatamente al personale sanitario e al personale a cui è già stata inoculata la prima dose”.
La nota ribadisce quanto previsto dall’ordinanza del 9 aprile firmata dal Commissario per l’Emergenza Francesco Figliuolo nella quale si ridefiniscono le priorità del piano vaccinale, dando priorità a over 80 e fragili, persone tra 70 e 79 anni e tra i 60 e i 69 anni e si sospendono le somministrazioni a personale delle forze armate, delle forze di polizia e del personale scolastico.