Stellantis è allo sbando e nel mirino finisce Elkann

Tonfo in Borsa per Stellantis dopo l'addio dell'amministratore delegato, Carlos Tavares. Crollano anche le immatricolazioni.

Stellantis è allo sbando e nel mirino finisce Elkann

Il giorno dopo il terremoto non poteva andare diversamente per Stellantis. Le dimissioni anticipate dell’amministratore delegato, Carlos Tavares, fanno crollare il titolo in Borsa, con una chiusura in calo del 6,30%. Sconfortanti anche i dati sulle vendite in Italia, mentre per il momento l’attenzione dei vertici aziendali si concentra sul successore di Tavares.

Il nome più gettonato è da tempo quello di Luca De Meo, oggi ad di Renault. Tanto più se davvero si procedesse verso una fusione tra Stellantis e Renault. Ma si parla anche di nomi interni, come Jean-Philippe Imparato e Antonio Filosa. Tutte ipotesi da confermare, mentre per ora l’azienda prende tempo: la decisione è attesa entro la prima metà del 2025.

L’addio di Tavares e l’ipotesi buonuscita da record

A tenere banco è anche l’ipotesi di una maxi-buonuscita per Tavares, addirittura da 100 milioni di euro (sebbene si parli pure di cifre da 50 o da 8-10 milioni). Continua intanto il crollo delle immatricolazioni per il gruppo in Italia, con il 24,6% in meno delle vendite a novembre rispetto allo stesso mese del 2023 (contro un -10,8% per tutto il mercato italiano).

Il futuro di Stellantis in Italia

Al di là del futuro del management aziendale, il primo punto da analizzare riguarda il futuro degli stabilimenti e dei lavoratori, soprattutto in Italia. Dove la crisi, tra cassa integrazione e chiusure, è pesante. Ragioni per cui il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, torna a chiedere che la presidenza del Consiglio convochi il gruppo dirigente di Stellantis e i sindacati per discutere di politiche industriali e investimenti.

Da Palazzo Chigi non arrivano indicazioni, mentre il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, avrebbe avuto un colloquio telefonico con il presidente di Stellantis, John Elkann, per confermare il tavolo del 17 dicembre al ministero, al quale parteciperà Imparato.

Le richieste a Stellantis e al governo arrivano anche dalla politica, con il presidente del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, che si rivolge a Giorgia Meloni: “Cosa hai fatto tu con Stellantis? La incalzeremo mercoledì in Parlamento e ci predisponiamo a sedere a un tavolo con tutte le forze politiche per realizzare una strategia a livello europeo per il settore automotive”, dice dallo stabilimento di Pomigliano d’Arco, dove ha incontrato i lavoratori.

“Qualche giorno fa sono stati a Varsavia per fare un piano per la realizzazione di nuove armi – ha aggiunto – invece dovrebbero riunirsi per gestire la transizione ecologica in questo settore particolare”. Le opposizioni, intanto, tornano a chiedere a Elkann un confronto in Parlamento: Pd, M5s, Avs e Azione hanno chiesto l’audizione del presidente di Stellantis, con il presidente della commissione Attività produttive della Camera, Alberto Gusmeroli, che ha inviato l’invito a Elkann.