“Non saranno ammesse illegalità in occasione delle iniziative di protesta nei pressi delle stazioni ferroviarie pubblicizzate sulla rete per domani”. Ovvero per oggi. Parola di Luciana Lamorgese. Il Viminale batte il pugno sul tavolo e avverte il popolo dei no vax e no Green Pass pronto a bloccare stazioni e aeroporti, blindati dalle forze dell’ordine (leggi l’articolo).
Dopo ristoranti, piscine, palestre, cinema, stadi e teatri, da oggi primo settembre (leggi l’articolo) è obbligatorio l’uso del Green Pass per i trasporti a lunga percorrenza e per il mondo della scuola e dell’università. Punto centrale del decreto è l’obbligo del Green Pass per viaggiare. Il certificato verde dovrà essere esibito per salire sugli aerei, sulle navi e sui traghetti, sui treni ad Alta velocità e sugli intercity. Un principio che un gruppo nutrito di persone non intende in alcun modo accettare.
TRENI NEL MIRINO. Ecco allora che si organizzano via social per diffondere odio e minacce. Il mezzo è Telegram, un servizio di messaggistica dove, in diversi canali, vengono pubblicati numeri di telefono privati, centralini delle istituzioni (compreso quello di palazzo Chigi), fino agli indirizzi di casa di medici e virologi, nemici giurati dei no vax. La minaccia per oggi è il blocco della circolazione ferroviaria. Sempre via social si sono dati appuntamento: oltre 50 le città – da Roma a Milano, da Napoli a Genova – in cui sono previste iniziative contro il passaporto vaccinale al grido di “Basta dittatura”.
Alto è, come dicevamo, il livello di attenzione da parte del Viminale che ha previsto controlli rafforzati nelle stazioni già da giorni. Verranno monitorati anche gli scali aeroportuali per evitare che le proteste superino livelli di guardia. “Se qualcuno arrecherà disagi alla circolazione ferroviaria bloccando le stazioni, andrà incontro a una denuncia per interruzione di pubblico servizio. Un conto è manifestare pacificamente, altra cosa è creare disagi alle altre persone, commettendo di fatto un reato. Dovremo essere intransigenti”, ha dichiarato il sottosegretario all’Interno, Carlo Sibilia (leggi l’articolo).
Sulla questione prendono posizione anche i sindacati del settore dei trasporti che dicono no al blocco della circolazione e sì ai vaccini. Un modo, forse, anche per prendere le distanze dalle posizioni che finora i loro leader, guidati dal numero uno della Cgil Maurizio Landini, hanno tenuto sul tema del Green Pass nelle mense e più generale sull’obbligatorietà della vaccinazione. Posizioni che sono state fortemente criticate perché avrebbero finito per fornire una sorta di copertura al popolo dei no vax e no pass o comunque agli scettici e ai critici delle misure del Governo.
TOLLERANZA ZERO. Lamorgese, che ha convocato per oggi il Centro di coordinamento per le attività di monitoraggio, analisi e scambio di informazioni sul fenomeno degli atti intimidatori nei confronti dei giornalisti, ha fortemente condannato gli attacchi di questi giorni (che “sono oggetto di indagini”) a cronisti, politici, medici, esponenti del Governo. “Non verranno tollerati minacce e inviti a commettere reati utilizzando il web”, afferma il ministro, promettendo tolleranza zero.
TENSIONI IN CLASSE. Le novità del certificato verde riguarderanno anche la scuola e l’università, con l’obbligo della certificazione che varrà anche per gli studenti che intendono frequentare in presenza gli atenei. Prof e personale non docente dovranno esibire la certificazione e se non lo faranno scatteranno le sanzioni: il mancato rispetto delle disposizioni “è considerata assenza ingiustificata” e dopo 5 giorni il rapporto di lavoro “è sospeso e non sono dovuti la retribuzione né altro compenso o emolumento”.
In attesa della Super-app che arriverà il 13 settembre, e che ha avuto il via libera del Garante della Privacy, il ministero dell’Istruzione ha dato l’ok a procedure semplificate per i controlli. Le scuole potranno “ricorrere all’opera contestuale di più soggetti verificatori, ciascuno delegato all’utilizzo della app Verifica C19”, quella già scaricabile e in uso a ristoranti, locali, musei. Gli istituti “potranno individuare ingressi diversi, per evitare assembramenti del personale”. Critica la Uil Scuola: “Alla vigilia dell’apertura ufficiale dell’anno scolastico, non sapendo ancora dare indicazioni gestionali sull’utilizzo del Green Pass, si limita a dare informazioni e suggerimenti. Il problema è spostato in capo alle scuole”.