Proseguono anche oggi, a Villa Pamphilj, i lavori degli Stati generali dell’Economia, nati per illustrare il piano “Progettiamo il Rilancio” promosso dal premier Giuseppe Conte. Oggi è il giorno dedicato agli incontri con i rappresentanti delle Istituzioni e delle organizzazioni sindacali.
Il presidente del Consiglio e i ministri si sono seduti al tavolo con Cgil, Cisl, e Uil: il primo tema riguarda ancora l’emergenza. Conte infatti ha sottolineato che verrà adottato oggi in Consiglio dei ministri il decreto che consentirà di chiudere il buco e non lasciare senza ammortizzatori “le aziende e ai lavoratori che hanno esaurito le prime 14 settimane di cassa integrazione”. Si potranno quindi “chiedere da subito le ulteriori 4 settimane approvate dal decreto rilancio” ma previste inizialmente solo per settembre. I ritardi nel pagamento della cassa integrazione, sono stati uno dei temi al centro dell’incontro: l’emergenza coronavirus ha mostrato le falle dell’attuale Cig. Per questo il governo è al lavoro per il suo superamento e per arrivare a un meccanismo “nuovo e molto più veloce“, nell’ambito di una riforma degli ammortizzatori sociali. Una necessità condivisa anche dai sindacati, con la segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan, che parla di “giudizio positivo” sull’incontro. A proposito della riforma degli ammortizzatori sociali, “già da tempo abbiamo chiesto – ha spiegato – che ammortizzatori e blocco dei licenziamenti vengano prorogati almeno per tutto quest’anno“. Il leader della Cgil Maurizio Landini su Twitter scrive: “Serve una cesura rispetto al passato. Discutiamo e arriviamo a protocolli su temi concreti per rimettere al centro il ruolo pubblico in economia e dare sicurezza al lavoro combattendo la precarietà e cancellando le leggi sbagliate“.
Il programma a Villa Pamphilj ha previsto il saluto del premier e poi l’intervento del capo della task force economica, Vittorio Colao. Conte lo ha ringraziato per il suo piano di “ampio respiro, un contributo importante per il confronto di questi giorni ai fini dell’elaborazione del piano di governo”. Il resto della mattinata è stato dedicato al confronto con Cgil, Cisl e Uil. La sessione pomeridiana è cominciata con le altre sigle sindacali, mentre dopo le 18 sarà la volta della Conferenza delle Regioni, di Anci e Upi.
Certo è che lo strumento della cassa integrazione resta al centro del confronto anche per quanto riguarda il piano per il rilancio. Durante i mesi del lockdown i ritardi nel pagamento della cassa sono stati uno dei maggiori problemi per il governo. “Difficoltà che non abbiamo mai nascosto. E non ci nasconderemo”, ha ammesso il premier Conte rivolgendosi ai sindacati. “Ci siamo confrontati per poter affrontare un sistema anche sul piano normativo e burocratico molto farraginoso – ha sottolineato – tanto che siamo già intervenuti sulla cassa integrazione in deroga”. A Cgil, Cisl, e Uil Conte ha spiegato che il governo ha “già in cantiere progetti specifici: la riforma e la semplificazione degli ammortizzatori sociali, la rimodulazione in chiave di politica attiva degli strumenti di sostegno, il rinnovo della disciplina della Naspi“.