Stangata in bolletta: aumenti del 10% nel 2025

Nel 2025 le bollette di luce e gas potrebbero aumentare del 9-10%, una vera e propria stangata per famiglie e imprese.

Stangata in bolletta: aumenti del 10% nel 2025

Tra il 9% e il 10%. Una vera e propria stangata sulle bollette di luce e gas nel 2025. A fornire questa stima è il presidente di Arera, l’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente, Stefano Besseghini. Un incremento “probabilmente del 9-10%”, che comunque dipende sempre “da quanto una persona consuma e da come va la situazione”. Si prospetta, quindi, un anno difficile sul fronte delle bollette per le famiglie e le imprese italiane.

Migliori le notizie che provengono, in un quadro europeo più critico che in passato, sul fronte degli stoccaggi. “Siamo messi bene”, assicura Besseghini parlando dell’Italia. Nel nostro Paese le scorte di gas sono quasi al 78%, come garantito dal ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin. Una quantità in grado di coprire la domanda, nonostante un calo delle scorte rispetto al dato degli ultimi due anni. Le riserve sono superiori rispetto a quelle dell’Ue, che sono scese sotto il 70%. Anche da Bruxelles arrivano rassicurazioni, con la Commissione che spiega che non ci sono problemi sul fronte dell’approvvigionamento del gas, con le riserve che “restano superiori alla media dei livelli prebellici”.

L’obiettivo, ora, riguarda soprattutto i prezzi, nel tentativo di restare al di sotto dei 50 euro al megawattora per il gas, come spiegato da Pichetto Fratin. Un livello oggi molto vicino, ma che non deve essere superato per evitare di tornare nella spirale di due anni fa, quando si è arrivati persino sopra i 300 euro. Bisogna guardare anche al futuro, per ottenere un prezzo di acquisto più basso per ricostituire le riserve dalla prossima primavera in vista del successivo inverno. Resta poi, spiega il ministro, la “grande battaglia europea”, quella per il disaccoppiamento del prezzo del gas da quello dell’elettricità. Sfida complicata, considerando che bisogna mettere d’accordo tutti e che gli interessi sono diversi tra i vari Paesi.