L’agenzia di rating Standard & Poor’s ha tagliato il giudizio sull’Italia da BBB+ a BBB. L’outlook è negativo.
La decisione dell’agenzia di rating, spiega S&P in una nota, riflette la prospettiva di un ulteriore peggioramento dell’economia italiana in un decennio in cui la crescita reale media è stata al di sotto dello 0,04%. Abbassate anche le previsioni sul Pil per il 2013 all’1,9% rispetto all’1,4% previsto a marzo e al +0,5% previsto a dicembre 2011. Secondo S&P la bassa crescita deriva “in gran parte dalla rigidità dell’Italia nel mercato del lavoro e della produzione”. In Italia, inoltre, “il costo del lavoro è più alto che in qualunque altro membro dell’Unione economica e monetaria europea”. Per Standard & Poor’s l’outlook per l’Italia è negativo visto che c’è “almeno una possibilità su tre che venga ancora abbassato nel 2013 o nel 2014”.
“La situazione rimane complessa, l’Italia col debito così alto rimane sorvegliato speciale”. Così il presidente del Consiglio Enrico Letta durante la puntata di Ballarò di questa sera ha commentato a caldo la notizia del declassamento.
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