Il Milan ha rogitato l’acquisto dei terreni necessari per la realizzazione del nuovo stadio di proprietà, nell’area denominata San Francesco a San Donato Milanese. L’acquisizione rientra nei 40 milioni di euro stanziati dalla società rossonera per le spese relative al progetto e che includono la documentazione per la domanda di variazione urbanistica, l’acquisto appunto dei terreni e altri aspetti legali. Il rogito è stato stipulato nello stesso giorno in cui il “Comitato no stadio” ha presentato il quesito di un referendum consultivo che invita la cittadinanza a esprimersi favorevolmente o no sulla costruzione dell’impianto rossonero.
“Volete voi, cittadine e cittadini di San Donato Milanese, che sul territorio comunale di San Donato Milanese venga realizzato un intervento a carattere sportivo e commerciale che includa l’insediamento di un nuovo stadio di calcio?”, è il quesito, sostenuto da 120 firme autenticate di residenti sandonatesi. “Abbiamo l’esigenza di cominciare un vero percorso partecipativo in una decisione così impattante che potrebbe cambiare per sempre l’aspetto del nostro territorio e la qualità della vita dei nostri cittadini”, ha spiegato all’Agi la referente del Comitato Iris Balestri. Il collegio dei garanti del Comune che valuterà l’ammissibilità del referendum è in fase di definizione. Il Comitato No stadio ha già raccolto 1.300 firme per una petizione popolare che chiede che lo stadio non venga costruito e sta continuando a raccoglierne.
Stadio del Milan, c’è chi dice no
“Abbiamo proposto il referendum cittadino sin dall’inizio e quindi daremo pieno sostegno ai promotori della consultazione sullo stadio a San Donato”, dice Maria Angela Danzì, europarlamentare del Movimento 5 Stelle. La deputata è membro della Commissione Peti dove sta seguendo una petizione sul consumo del suolo nel Sud Milano: “Stiamo supportando i ricorrenti e abbiamo consigliato loro di integrare la documentazione con gli elementi di novità per chiedere, con i colleghi dei Green\Efa, la discussione della petizione per il mese prossimo”, annuncia Danzì. “Noi crediamo che il Milan, così come l’Inter, abbia già uno stadio: si chiama San Siro, è intitolato a Giuseppe Meazza, e si trova a Milano”, incalza Nicola Di Marco, capogruppo del M5s al Pirellone.
“Il progetto, se così si può chiamare visto le sue evidenti lacune, presentato per la realizzazione dell’impianto a San Donato è uno scempio ambientale, che andrebbe a chiedere un ulteriore enorme sacrificio ad un territorio, quello del Sud Milano, già pesantemente penalizzato in termini di traffico, inquinamento e consumo di suolo”, aggiunge il consigliere pentastellato, che conclude: “Aspettiamo ancora che Regione Lombardia risponda alla nostra richiesta di audizione dei rappresentanti della società Milan, che chiediamo di convocare in Commissione Infrastrutture. Quand’è che la Giunta regionale finirà di piegarsi ai desiderata delle società e inizierà a comportarsi come dovrebbe fare un’Istituzione, ovvero a tutela degli interessi del territorio?”.