Sembra incredibile ma dopo nove mesi di pandemia, c’è ancora chi esprime posizioni no vax. Se fino ad oggi la questione sembrava pressoché confinata ai soli cittadini, in queste ore si scopre che il fronte degli scettici riguarda anche gli addetti al settore che, su social e tv, hanno espresso riserve e dubbi arrivando a trattare il coronavirus alla stregua di una semplice influenza o, addirittura, mettendo in dubbio l’esistenza stessa di questa malattia. Proprio per questo l’Ordine dei medici di Roma ha aperto un procedimento disciplinare nei confronti di 13 dottori che ora rischiano grosso. Per “tre di loro, che in trasmissioni televisive locali e sui social hanno espresso posizioni contrarie alla vaccinazione anti-Covid, le segnalazioni sono arrivate da parte di colleghi e pazienti. Un medico ‘negazionista’ ha già risposto e dovrà andare in commissione di disciplina che si riunirà a gennaio. Per gli altri due attendiamo una risposta” ha spiegato il presidente dell’ordine Antonio Magi.
Per quanto riguarda i medici contrari alle vaccinazioni obbligatorie o a quella dell’influenza, lo stesso Magi fa sapere che “sono dieci i colleghi che hanno subito un procedimento che va dalla censura all’ammonimento fino alla sospensione per 1-2 mesi”. Come da prassi, ai professionisti è stato chiesto conto delle loro dichiarazioni dalla commissione dell’Ordine e, alcuni di loro, “si sono ravveduti e sono tornati sui loro passi” tanto che “si sono pentiti per quello che hanno detto ai pazienti o scritto” e per questo si è proceduto con l’archiviazione.