di Oscar Valori
Una ciclabile d’oro per Milano2015. E’ il progetto approvato dalla Provincia di Milano, che ha inserito l’opera all’interno di un complesso di finanziamenti pubblici per 182 milioni di euro totali. La pista, che andrà a innestarsi su alcuni tratti già presenti, intende collegare il confine di Milano, il polo fieristico di Rho-Pero e l’area espositiva dell’Expo. Una pista progettata a peso d’oro, dicevamo, che prevede una spesa complessiva di 6,5 milioni di Euro. All’interno di questo stanziamento il costo della singola pista si aggirerà sui 2,26 milioni, sebbene il capitolato preveda la possibilità di offerte al ribasso. La differenza è giustificata alla voce “somme a disposizione”.
Alcuni confronti sul costo
Sono diversi i progetti che dimostrano, che questa pista ha un costo eccessivo. Parleremo allora di costo effettivo al chilometro, per paragonare gli altri esempi italiani alla pista milanese, della lunghezza di 7.850 metri. Il primo esempio, datato, è quello di una rete nel sud Tirolo, che nel 1992 individuò un‘oscillazione dei costi da un minimo di 225mila a un massimo di 248mila euro al chilometro. Moltiplicato per i 7,85 km del progetto? Da 1,76 milioni di euro a 1,95. Altre città e altri preventivi, questa volta più recenti. Il primo è quello del Comune di Rimini, che per la tipologia più cara e ricercata di pista definisce un range accettabile tra i 163mila e i 213mila euro al chilometro. La Fiab onlus ha in passato dettato alcuni punti fermi: il costo ragionevole per una pista bidirezionale collocata su un solo lato della carreggiata e in conglomerato bituminoso rosso è attorno ai 110mila euro al chilometro. La pista messa in campo dalla Provincia milanese prevede la difesa da parte di spartitraffico New Jersey, corrimano inox ad ingentilirla e tinteggiature. Sempre una spesa eccessiva a nostro avviso, a giudicare anche dal parere del Comune di Brescia, che aveva pensato a interventi variabili tra i 52mila e i 166mila euro a chilometro.
Gli altri costi
Il resto dell’importo, finanziato attraverso un mutuo sottoscritto dalla Provincia con il consorzio bancario Dexia crediop- Mps-Biis, rivela altre curiosità. Come un 20% del costo messo a disposizione della voce “imprevisti e arrotondamenti”. O ancora 200mila euro che andranno a risarcire quanti saranno espropriati e indennizzati a causa del passaggio della pista. O infine l’ambiguità della voce “qualificazione artistica/ambientale dell’itinerario ciclabile”, che porterà via altri 350mila euro.