Spopola su Twitter l’hashtag #Salvinivaccinati. Il leader della Lega, Matteo Salvini, potrebbe, infatti, vaccinarsi contro il Covid-19, il suo anno di nascita in Lombardia è stato già chiamato da un po’ – ha compiuto 48 anni -, ma non lo ha ancora fatto.
“Qualcuno dica a #Salvini che il suo turno per vaccinarsi è arrivato da tempo. A Milano da almeno due settimane si stanno vaccinando anche i ragazzi di vent’anni. Invece di aspettare si prenoti, è già in ritardo e non sta dando un bell’esempio. #Salvinivaccinati” scrive, sempre su Twitter, il vice presidente dei senatori del Pd, Franco Mirabelli.
Ma il capitano, una scusa dopo l’altra, rimanda da tempo l’appuntamento con il vaccino. Il suo turno è scattato il 20 maggio, quando in Lombardia è stata aperta la campagna vaccinale per i nati nel 1973. I primi di maggio aveva detto “aspetto il mio turno”, poi aveva aggiunto di essersi prenotato per il 28 giugno, ma niente da fare perché quel giorno era impegnato in tribunale. Il giorno successivo, a margine di un comizio a Gallarate, aveva spiegato: “Purtroppo neppure ieri sono riuscito a farlo, ero impegnato per un processo. Mi sono riprenotato, adesso quando mi chiamano vado”.
Qualche giorno prima, il 3 giugno, ospite di Otto e Mezzo (qui il video), rispondendo a una precisa domanda di Lilli Gruber, che lo incalzava proprio sul vaccino, aveva sviato: “Mi sono prenotato senza scavalcare la coda. Non ho ancora ricevuto la data”.
“In questo momento – gli aveva mandato a dire qualche settimana fa il governatore del Campania, Vincenzo De Luca – vaga per la regione Campania un esponente politico sceso qui da Milano. Noi ogni estate abbiamo la consolazione di doverlo ospitare, siamo una regione ospitale. Il mio invito ovviamente, a questo signore che scende da Milano ogni estate, è quello di vaccinarsi, di non fare lo scapigliato. Vaccinati, amico mio, e mettiti la mascherina”.