I servizi elettorali di Roma Capitale hanno concluso la trasmissione dei dati delle preferenze delle elezioni Europee. “Abbiamo chiuso ieri sera”, ha spiegato l’assessore capitolino al Personale Andrea Catarci che ha accompagnato le operazioni di recupero dello stop causato, a quanto accertato finora dal Campidoglio, da un bug di sistema. Restano aperti gli accertamenti sui 78 verbali che, all’esame della squadra d’inserimento d’emergenza che ha lavorato dalle 7 di ieri mattina alla Fiera di Roma per recuperare la raccolta dati, presentavano aspetti di incongruenza, e quindi, come ha spiegato l’assessore ad Askanews fin da ieri, “sono stati chiusi a zero”.
I servizi elettorali di Roma Capitale hanno concluso la trasmissione dei dati delle preferenze delle elezioni Europee
Su quelle sezioni e sui ricorsi si pronuncerà l’ufficio centrale del Tribunale che si insedia oggi. Per il Campidoglio il lavoro è esaurito ma il caso non è chiuso. Il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, infatti, ha disposto un’indagine interna per accertare se si sia trattato effettivamente di un bug ed escludere ogni possibilità di un cyberattacco.
“L’Italia è l’unica nazione in Europa che non ha ancora concluso le operazioni di spoglio per le elezioni europee”
“L’Italia è l’unica nazione in Europa che non ha ancora concluso le operazioni di spoglio per le elezioni europee e che quindi non ha ancora individuato il numero di parlamentari eletti per ogni forza politica. Il tutto grazie al blocco di alcune sezioni di Roma che pare dovuto ad un problema del sistema informatico della città”. Così su X il ministro della Difesa, Guido Crosetto, che aggiunge: “ora, su decisione dei presidenti dei seggi, 78 sezioni sono finite in Tribunale. In 82 sezioni sono dovuti intervenire funzionari direttamente dal ministero dell’Interno. Sta di fatto che non avremo i risultati definitivi per colpa della disorganizzazione di un comune. Una cosa vergognosa ed impossibile da spiegare al mondo”.
“Si è confuso un problema informatico con un problema elettorale”
“Si è confuso un problema informatico con un problema elettorale. Se lo spoglio non si fosse concluso il Tribunale di Roma non si sarebbe potuto insediare per riconteggiare le schede” ha detto ancora Catarci rispondendo a Crosetto riguardo le operazioni di spoglio per le elezioni europee. “Le affermazioni del ministro sono false e fuori luogo – ha aggiunto l’assessore -. È assurdo che i ministri non sappiano cosa succede realmente all’interno dei seggi”.