dalla Redazione
Spendere i fondi pubblici per spese non proprio affini non è un malcostume solo dei nostri politici a quanto pare. Si è dimessa oggi il ministro dell’Industria giapponese Yuko Obuchi, sospettata di irregolarità nell’utilizzo dei fondi politici. Poche ore dopo ha presentato le sue dimissioni anche il ministro della Giustizia, Midori Matsushima.
Le due ministre erano entrate al governo a settembre nell’ambito del primo restyling dell’esecutivo dall’arrivo al potere di Abe, nel 2012: un’operazione per rinvigorire la sua popolarità e farne un simbolo della politica a favore del ruolo femminile nel mercato del lavoro.
In tempi record, il premier giapponese, Shinzo Abe, ha nominato due nuovi ministri dell’Economia e della Giustizia, dopo le dimissioni di Yuko Obuchi e Midori Matsushima, due delle cinque donne nel suo governo travolte entrambe da scandali. Per il dicastero dell’Economia, del Commercio e dell’Industria Abe ha scelto un uomo, Yoichi Miyazawa, 64 anni, nipote dell’ex premier Kiichi Miyazawa, al governo tra il 1991 e il 1993. Alla Giustizia va invece un’altra donna, Yoko Kamikawa, 61 anni, ex ministro per gli Affari sociali e per le Pari opportunita’.