Primo passo per la creazione della Spa pubblica autostrade dello Stato. A muoverlo è il Consiglio dei ministri che ieri oltre al Def ha dato il via libera al provvedimento proposto dal vicepremier e ministro dei trasporti, Matteo Salvini. Un varo che darà le basi normative per la costituzione della società, interamente partecipata dal Mef e sottoposta al “controllo analogo” del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.
Il governo mette in piedi una nuova società per gestire le autostrade. Ma le attuali concessioni restano in piedi
La struttura appena disegnata sarà interamente a capitale pubblico ed avrà il compito di gestire le autostrade che fanno capo allo Stato e che sono sottoposte a pedaggio. “L’obiettivo è avere una società che si occupi delle autostrade pubbliche con pedaggio. Ce ne sono attualmente quattro, l’obiettivo è di avere poi una concessionaria pubblica. È una startup di controllo del Mef che va costruita e che serve”, ha commentato Salvini.
“Stiamo lavorando più ad ampio raggio su una nuova concessione di gestione delle concessioni autostradali, ci sono pedaggi diversissimi a seconda delle zone del Paese. L’obiettivo è arrivare a contenere il prezzo di alcuni pedaggi altissimi”, ha spiegato il ministro. “Ovviamente le concessioni esistenti vanno a scadenza, non si interviene su quello che c’è. Su quello che sarà stiamo ragionando nell’ottica di avere più investimenti a vantaggio dell’utenza”, ha concluso Salvini.
L’iniziativa è spinta dal ministro Salvini. Il controllo sarà interamente dello Stato
Il sistema autostradale italiano dopo le privatizzazioni degli anni Novanta, che portarono alla creazione di Aspi e nelle mani del gruppo Benetton la principale rete italiana di trasporto stradale, hanno subito una notevole trasformazione e un sostanziale ritorno sotto l’egida dello Stato dopo l crollo del ponte Morandi a Genova.