Stop al vitalizio per Ottaviano Del Turco. La sospensione dell’assegno all’ex esponente dem è scattata per un automatismo, legato alla complessa procedura avviata dal Senato dopo la revoca dello stesso, disposta alla luce della condanna definitiva dell’ex parlamentare ed ex governatore dell’Abruzzo. La prossima settimana tornerà però a riunirsi il Consiglio di presidenza di Palazzo Madama e verrà valutato il ricorso, mentre a quello che è stato anche l’ultimo segretario del Psi giunge solidarietà bipartisan.
IL CASO. Del Turco è stato condannato a 3 anni e 11 mesi di reclusione per induzione indebita a dare o promettere utilità, in una storia di mazzette nell’ambito della sanità abruzzese, e il 24 novembre scorso, esaminando la situazione degli ex parlamentari con condanne definitive pesanti, gli è stato revocato il vitalizio da 5.507 euro, come previsto dalla delibera Grasso che, per Palazzo Madama, è legge.
Essendo l’esponente del Pd gravemente malato, immediatamente sono scattate le proteste per quell’applicazione della norma e in tutta fretta la presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, ha convocato il Consiglio di presidenza, che ha deciso di sospendere temporaneamente per un mese la delibera di revoca per acquisire i documenti relativi alla situazione patrimoniale dell’ex governatore ed ex segretario del Partito socialista. Un provvedimento che non è previsto dalla delibera Grasso, ma comunque preso, avviando anche un’interlocuzione con il figlio di Del Turco, Guido.
Acquisiti i documenti sulla situazione dell’ex presidente della Regione Abruzzo, è quindi emerso che l’esponente del Pd non è indigente. Il Consiglio, a quel punto, a febbraio ha stabilito che il figlio di Del Turco, con cui sinora ha interloquito, non era più un interlocutore per il Senato e che non poteva esserlo non essendo ancora stato nominato amministratore di sostegno del padre. Il Consiglio ha dunque stabilito di attendere tale nomina, per consentire al figlio dell’esponente dem di presentare ricorso contro la revoca del vitalizio, per poi decidere, sospendendo ancora la revoca del vitalizio.
PROSSIME MOSSE. Nominato amministratore, Guido Del Turco ha ora presentato il ricorso e la vicenda sarà nuovamente discussa nel Consiglio di presidenza del Senato fissato per l’8 aprile. Nell’attesa della seduta e della decisione che verrà presa, essendo stato stabilito che lo stop all’assegno vi sarebbe stato fino alla stessa nomina dell’amministratore, ora il vitalizio è stato sospeso. Non è servito altro a far scattare nuovamente una levata di scudi contro l’applicazione della delibera Grasso. “Magari prevalesse un po’ di umanità”, ha affermato la senatrice Emma Bonino.
“Il deliberato dell’ufficio di presidenza del Senato, che ribadisce la scelta di annullare ogni contributo pensionistico per Ottaviano Del Turco, è una decisione malvagia – ha dichiarato Fabrizio Cicchitto – un cedimento ai grillini”. “Quante volte ci siamo lamentati dei magistrati che fanno politica con le indagini e con le sentenze? Ebbene, c’è qualcosa di peggio. Il peggio arriva quando a inventare norme e a sentenziare sui colleghi sono politici, politici malati di giustizialismo”, gli ha fatto eco il socialista Claudio Martelli. “Considero profondamente ingiusto che l’Ufficio di Presidenza del Senato abbia confermato la sospensione del vitalizio”, ha sostenuto la renziana Teresa Bellanova. Ma di far rispettare la delibera Grasso nessuno, tranne proprio i pentastellati, sembra curarsene.